In menopausa non sottovalutare il rischio depressione

La conferma

In menopausa non sottovalutare il rischio depressione

Nessuna sorpresa: il rischio di depressione aumenta notevolmente nelle donne in menopausa. Uno studio sulla rivista Menopause rinnova l’invito ai medici a non trascurare questo aspetto nelle donne che attraversano la delicata fase di passaggio

di redazione

No news, good news? Non è detto. In ambito scientifico quando manca una “notizia” non sempre è buon segno. Perché a volte gli studi servono anche a confermare “vecchie notizie”, senza necessariamente darne di nuove.  E non è detto che le vecchie notizie fossero buone. È questo il caso, per esempio, di una ricerca appena pubblicata su Menopause, la rivista della North American Menopause Society (NAMS), che riporta ulteriori prove a sostegno di un fenomeno già ampiamente dimostrato: con la menopausa aumenta il rischio di depressione. 

La ridotta produzioni degli ormoni caratteristica della fase di passaggio che segna la fine dell’età fertile va a braccetto con una serie di disturbi psicologici, tra cui ansia, irritabilità, nervosismo, tristezza, difficoltà di concentrazione e depressione. 

Per il nuovo studio dal titolo “Depression, anxiety and fear of death in postmenopausal women”, condotto in Turchia, sono state coinvolte 485 donne in post-menopausa tra i 35 e i 78 anni di età (età media 56,3 anni). 

I ricercatori hanno raccolto informazioni sulle loro condizioni di salute psichica per individuare, oltre ai livelli di depressione,  anche quei fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo del disturbo dell’umore che impedisce di vedere il bicchiere mezzo pieno. 

Scoprendo, senza sorprese, che la depressione è molto diffusa tra le donne in menopausa. Nel caso specifico il 41 per cento delle partecipanti ha dichiarato di soffrire di qualche forma di depressione, una percentuale inferiore a quella registrata in altri studi probabilmente per l’età relativamente giovane del campione selezionato. 

Gli scienziati hanno individuato alcuni elementi che possono favorire la depressione, come la morte del partner, la fine di una relazione, l’abuso di alcolici, un eccessivo uso di farmaci, la presenza di qualche malattia fisica, una diagnosi di malattia mentale e una prole numerosa (4 o più figli). 

Dall’indagine non è invece emersa alcuna associazione tra la depressione e la paura della morte, sebbene l'età un po’ più giovane del gruppo coinvolto nello studio possa aver influenzato il dato. 

«I risultati di questo studio che coinvolgono donne turche in post-menopausa sono coerenti con la letteratura esistente e sottolineano l'elevata prevalenza di sintomi depressivi nelle donne di mezza età, in particolare tra coloro che hanno  con una storia di disturbi psichici, condizioni di salute croniche e fattori psicosociali», scrivono i ricercatori. 

Viene così rinnovato ancora una volta il consueto invito ai medici: i il rischio di depressione nelle donne che stanno attraversando la fase delicata della menopausa non deve essere mai trascurato.