Salute, sport e benessere: ripartire dalle città
Richiamare l’attenzione, e stimolare l’azione dei sindaci, sulla necessità e l’urgenza di ripartire dalle città come luoghi per promuovere la salute, il benessere, lo sport. In sintesi, è questo lo scopo della Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, iniziativa promossa da Health City Institute in collaborazione e con il patrocinio dell’Anci e di altre istituzioni e associazioni pubbliche e private.
La Giornata si celebra il 2 luglio, data scelta in quanto è il giorno centrale dell’anno solare e il messaggio che s’intende veicolare è che la salute, l’ambiente, il benessere e lo sport debbano diventare temi centrali delle politiche nazionali, regionali e delle città durante tutto l’anno.
In particolare, il tema dell’edizione 2020 è “La salute delle città è nelle tue mani, prenditene cura”, tema di cui si è discusso in un webinar che ha messo a confronto sindaci, amministratori, esperti, scienziati, personalità del mondo dello sport e della salute.
«La configurazione attuale delle città rappresenta una fonte di forti rischi per la salute pubblica – avverte Andrea Lenzi, presidente di Health City Institute e del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei ministri - ma al contempo una sfida ricca di opportunità per Governi, Regioni, città e cittadini consapevoli che la salute é bene comune, uno stato completo di benessere psico-fisico e non la mera assenza di malattia. La terza Giornata Nazionale giunge in un momento storico che ha messo a dura prova le nostre comunità e i nostri territori, dimostrando una volta di più come occorra identificare strategie di azione unitarie e nuove alleanze per plasmare un modello di cura e di benessere urbano all’altezza della sfida che stiamo vivendo».
Secondo Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci, in collegamento da Bruxelles, «le vicende degli ultimi mesi dimostrano in modo chiaro che l’Associazione e i singoli Comuni devono rafforzare la loro capacità di risposte alle richieste di benessere e qualità della vita che arrivano dalle comunità».
«Se questa emergenza sanitaria ha evidenziato molti problemi, dall’altro ha accelerato importanti riflessioni sullo sport sempre più centrale nella vita dei cittadini – sostiene il presidente del Coni, Giovanni Malagò - tanto nelle grandi città quanto nelle periferie. Le nostre 120 mila associazioni sportive, assieme agli uffici postali e alle Forze dell’ordine, rappresentano un importante presidio sul territorio nazionale. Una importante riflessione oggi - conclude - va fatta anche sugli spazi destinati alla pratica sportiva che produce non sono grandi benefici economici ma migliora anche la qualità della vita dei cittadini».