Distribuzione intermedia: 50 milioni di consegne in tre anni

Federfarma Servizi

Distribuzione intermedia: 50 milioni di consegne in tre anni

di redazione

«Ripassi nel pomeriggio»: quello della distribuzione intermedia è il meccanismo dietro al camice bianco dei farmacisti che permette di trovare il medicinale in farmacia a poche ore dalla richiesta. Sono gli “hangar” dei farmaci, parafarmaci e dispositivi medici che garantiscono il rifornimento quotidiano e costante delle farmacie italiane, le aziende riunite in Federfarma Servizi, la sigla che rappresenta 18 aziende e che fa il punto sui numeri della distribuzione: negli ultimi tre anni le aziende associate hanno assistito le farmacie veicolando sul territorio 2 miliardi e 700 milioni di unità: 6 milioni di vaccini, 25 milioni di tamponi e test Covid, 175 milioni di mascherine, oltre a 2 miliardi di farmaci e 600 milioni di parafarmaci e dispositivi medici.

A distanza di tre anni dall'inizio della pandemia da Covid-19, però, il settore è piegato dal caro energia e carburanti e dall’aumento dei costi finanziari, che mettono seriamente a rischio la sostenibilità del sistema.

«Il bisogno di un farmaco o un dispositivo è immediato – sottolinea Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi - e come tale la richiesta deve essere soddisfatta in poche ore. Come si può immaginare, una farmacia di medie dimensioni non può avere tutte le referenze disponibili. Una quota importante dei farmaci, inoltre, dev’essere conservata a temperatura controllata e in celle frigorifere. È un processo invisibile ma essenziale, come il servizio che svolgiamo per la comunità: le farmacie hanno disponibili centinaia di prodotti, ma non possono stoccare l’intero prontuario; quindi, richiedono alle nostre aziende ciò di cui hanno bisogno».

L'emergenza pandemica «è stata un pressure test anche per i nostri addetti - continua la presidente di Federfarma Servizi - che hanno lavorato incessantemente dietro le quinte. Si pensi solo al reperimento di mascherine, tamponi e farmaci per il virus Sars-Cov-2 in aggiunta alle ordinarie necessità quotidiane. Solo nel triennio 2020-2023, i distributori intermedi affiliati a Federfarma Servizi hanno effettuato quasi 50 milioni di consegne».

Nonostante i numeri della pandemia vadano verso la normalizzazione, il settore è oggi messo ulteriormente alla prova dalla carenza di diversi farmaci a causa dell'alterazione degli equilibri internazionali.

«Siamo in attesa dal 2010 di una riforma della remunerazione – ricorda Mirone - oggi ancora più urgente alla luce dei costi di carburante ed energia e del pesante incremento dei costi finanziari, pena l’insostenibilità e la rimodulazione del servizio, a tutto danno dell’assistenza alla salute della popolazione. Siamo già in estremo ritardo: se non si affronta questa emergenza sul piano dell’azione politico-istituzionale, per le nostre farmacie “ripassi nel pomeriggio” – conclude – rischia di trasformarsi in un lontano ricordo».