Farmaci senza obbligo di prescrizione:  nel 2022 crescita a doppia cifra. Recuperato il gap pre-pandemia

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Farmaci senza obbligo di prescrizione:  nel 2022 crescita a doppia cifra. Recuperato il gap pre-pandemia

di redazione

Con una crescita del 5,7% delle confezioni dispensate rispetto al 2019, i farmaci senza obbligo di prescrizione recuperano pienamente il gap rispetto al periodo pre-pandemico. A fine 2022 le confezioni (poco più di 287 milioni) fanno osservare un +15,9%, mentre i fatturati, di poco inferiori a 2,9 miliardi di euro, crescono del +19,0%.

Sono questi i principali risultati delle elaborazioni e delle analisi di Assosalute, l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione, sui dati IQVIA.

L’Istituto superiore sanità ha rilevato che la stagione influenzale 2022/2023 è stata quella con maggiore tasso di incidenza di sindromi influenzali e simil influenzali dal 2009-2010, anticipando, rispetto alle precedenti stagioni, al bimestre novembre-dicembre il picco di contagi, come era successo solo nel 2009 con la cosiddetta “influenza suina”.

Questa situazione ha determinato un deciso incremento al ricorso dei farmaci senza obbligo di ricetta per la cura delle affezioni respiratorie (la prima classe terapeutica del mercato non prescription, con una quota del 38,3% a volumi e del 32,9% a valori) che ha chiuso il 2022 con un +35,2% a volumi e +44,8% a valori.

 «Gli eccezionali risultati del 2022 confermano quanto il comparto dei farmaci di automedicazione sostenga efficacemente nella realtà quotidiana la salute delle persone – commenta il presidente di Federchimica Assosalute, Salvatore Butti - un ruolo di primaria importanza, che andrebbe meglio riconosciuto, anche in vista di una più generale revisione della governance farmaceutica nazionale».

Otc e Sop. Guardando alle vendite delle due categorie in cui è suddivisa la classe dei farmaci senza obbligo di ricetta, cioè i medicinali di automedicazione (Otc, che rappresentano quasi il 77% del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione, per un giro d’affari di quasi 2,2 miliardi di euro e volumi venduti per oltre 220 milioni di confezioni) e i Sop, si osservano tendenze similari anche se migliori per gli Otc. Infatti, entrambe le specialità medicinali chiudono il 2022 con un deciso incremento sia dei fatturati (+21,6% per gli Otc e +11,2% per i Sop) sia dei volumi (+17,6% per gli Otc e +10,6% per i Sop). 

Canali di vendita. Rimangono pressoché stabili le dinamiche competitive tra i diversi canali di vendita, cioè farmacie, parafarmacie e corner della Grande distribuzione organizzata (Gdo). La farmacia continua a detenere una quota di mercato di poco inferiore al 90% a volumi e del 90,5% a valori. 

La pandemia ha dato forte impulso alla crescita delle catene di farmacie/parafarmacie e all’incremento delle vendite online di medicinali non prescription per i punti vendita autorizzati. Anche se il fenomeno non mostra numeri paragonabili a quelli di altri mercati della salute, come per esempio gli integratori, l’acquisto online di medicinali senza obbligo di prescrizione registra nel 2022 una crescita importante del +38,9% a volumi e del +35,6% a valori, per 10,6 milioni di confezioni e un giro d’affari di 73,7 milioni di euro.