Tumore del polmone: esperti a confronto a Padova
Il cancro del polmone è il secondo tumore solido per incidenza e la prima causa di morte per cancro al mondo, con oltre due milioni di nuovi casi e circa 1.800.000 decessi nel 2020. In Italia, nel 2020 sono stati stimati oltre 41.000 nuovi casi con circa 34.000 decessi correlati al cancro stimati nel 2021.
Nel 2022, la Rete Italiana Screening Polmonare (RISP), la rete italiana per lo screening dei tumori del polmone, ha avviato un programma di screening dei tumori del polmone mediante tomografia computerizzata a bassa dose (LDCT) che coinvolge 18 Centri oncologici italiani che arruolerà soggetti ad alto rischio sulla base dello stato di fumo e dell'età. Questa strategia, qualora si dimostrasse efficace, per la prima volta potrebbe cambiare lo scenario di un tumore la cui diagnosi oggi arriva in stadio precoce solo per via incidentale.
Lo screening del cancro del polmone è uno dei temi al centro della quarta edizione del convegno Thoracic Oncology Padova (TOP 4 - Early stage and locally advanced NSCLC: innovation comes into the multidisciplinary team) il 9 e 10 marzo a Padova.
Tra i temi del convegno, anche il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio I-III con particolare attenzione all'impatto delle nuove strategie terapeutiche.
«Negli ultimi anni la prognosi dei pazienti con neoplasie polmonari è migliorata in maniera importante grazie all’applicazione di nuove strategie terapeutiche e alla centralità del team multidisciplinare nella definizione del percorso diagnostico -terapeutico. La corretta selezione dei pazienti per terapia target o per terapia con inibitori dei check point immunitari è fondamentale nella massimizzazione dell’efficacia degli algoritmi terapeutici, anche alla luce del ruolo sempre più importante della terapia perioperatoria», spiega Valentina Guarneri, direttore dell’UOC Oncologia 2 Istituto Oncologico Veneto – IRCCS e ordinario di Oncologia Medica all’ Università di Padova, dove dirige la Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica.
«Nel 2022, la Rete Italiana Screening Polmonare ha avviato un programma di screening mediante tomografia computerizzata a bassa dose (LDCT) su soggetti ad alto rischio sulla base dello stato di fumo e dell'età e confronterà l'efficacia di due diverse strategie di screening. Questo progetto è quanto mai attuale anche alla luce della recente introduzione di terapie target nella malattia radicalmente operata, e richiede un adattamento dei team multidisciplinari allo scenario in costante evoluzione, sottolineando l’importanza del confronto dei diversi specialisti», aggiunge Federico Rea, ordinario di Chirurgia Toracica, all’Università di Padova, direttore del dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica e direttore dell’Unità di Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Padova.