Un'Academy per realizzare progetti candidabili ai fondi del PNRR
Una nuova metodologia di lavoro messa a punto da FB & Associati, con il contributo non condizionante di Pfizer, attraverso la PNRR IMID Academy punta a porre le basi per realizzare progetti candidabili ai fondi della Missione 6 del PNRR
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Più tecnologia, un uso più diffuso del fascicolo sanitario elettronico, più facilità di erogazione del livelli essenziali di assistenza. L’ammodernamento del servizio sanitario nazionale è possibile grazie all’opportunità offerta dal PNRR. Che però bisogna saper cogliere.
I finanziamenti ci sono, sono ingenti e già disponibili. Per accedervi servono progetti ben costruiti, che abbiano un’impalcatura solida e flessibile allo stesso tempo. Come questa: tre tavoli di lavoro divisi sul territorio tra nord, centro e sud, una pianificazione dettagliata delle attività, l’uso di modelli omogenei per le proposte facilmente utilizzabili come base di partenza per enti pubblici e privati, come società farmaceutiche, cliniche, ospedali e soprattutto piccole e medie imprese operanti nel settore dell’innovazione tecnologica e digitale.
È la nuova metodologia di lavoro messa a punto da FB & Associati, con il contributo non condizionante di Pfizer, attraverso la PNRR IMID Academy, dove IMID sta per 'Immune mediated inflammatory diseases' (malattie infiammatorie immunomediate). Il progetto, basato sull’ascolto delle esigenze di pazienti e medici per soddisfare le attese del decisore regionale, si è avvalso di tavoli di lavoro nazionali che hanno visto la collaborazione di associazioni dei pazienti, medici specialisti di malattie immunomediate, istituzioni nazionali e regionali, rappresentanti della pubblica amministrazione, il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma e Fondazione Sostenibilità Digitale.
«Grazie all’innovazione tecnologica e digitale possiamo contribuire a rendere sempre migliore la vita dei pazienti e l’efficacia del Sistema Sanitario Nazionale. Sono convinto che, ad esempio, il supporto di strumenti di intelligenza artificiale possa aprire scenari nuovi di cura, assistenza e sostegno. Ma in un sistema complesso come quella della sanità pubblica è fondamentale la costruzione di modelli di confronto tra medici, pazienti e istituzioni. In quest’ottica la metodologia presentata oggi abilita un processo di discussione e confronto delle scelte progettuali candidabili ai fondi PNRR», afferma Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.
La metodologia vincente
I tre tavoli di lavoro, divisi tra nord, centro e sud Italia, si sono concentrati rispettivamente su tre marco aree.
Il Tavolo delle Regioni del Nord ha affrontato il tema della facilitazione della pre-diagnosi per le malattie immunomediate. Il Tavolo delle Regioni del Centro si è dedicato alla telemedicina e alla interoperabilità. Il Tavolo delle Regioni del Sud ha studiato l’implementazione digitale del Dossier Sanitario Elettronico attraverso l’uso di Intelligenza Artificiale.
Ogni tavolo ha elaborato una tabella metodologica dettagliata che possa servire da base di lavoro per soggetti pubblici e privati, come società farmaceutiche, cliniche, ospedali e soprattutto PMI operanti nel settore dell’innovazione tecnologica e digitale.
L’adesione al modello delineato durante i lavori dei tavoli è stata assicurata dalla supervisione dell’Health City Institute, health tank indipendente che analizza la salute nelle città, e da Federsanità ANCI, confederazione che associa ASL e Aziende Ospedaliere insieme ai rappresentanti dei Comuni associati alle ANCI regionali di riferimento.
«La PNRR IMID Academy ha un punto di forza: la collaborazione attiva tra tutte le parti coinvolte nella scrittura e candidatura di progetti candidabili ai fondi della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza le istituzioni devono dare risposte e in ambito sanitario, in particolar modo, dobbiamo mettere in campo tante soluzioni che, se in collaborazione con le associazioni dei azienti, amministrativi regionali e specialisti, possono ottenere risultati sicuramente migliori», dichiara Chiara Colosimo, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e componente della XII Commissione (Affari Sociali).
La rinascita del SSN è possibile
Il Servizio Sanitario Nazionale, duramente colpito da una pandemia che ne ha messo in evidenza le sue debolezze, ritrova nel PNRR un’opportunità di rinascita.
«Mettere in pratica la Missione Salute del PNRR, lavorare sui fattori abilitanti al successo e rendere concrete scelte operative, diventa prioritario Non solo visione e strategia, ma anche tempestività e agilità nel portare avanti in modo concreto l’attuazione sono tutti fattori critici di successo. Iniziative come la PNRR IMID Academy che creano standard progettuali, sono indubbiamente utili a tutti noi nella costruzione della Sanità del futuro», afferma Michelangelo Caiolfa, Federsanità ANCI.
«Siamo convinti che le importanti risorse economiche previste dalla Missione 6 del PNRR e destinate a ridisegnare il nostro sistema sanitario, possano contribuire a migliorare l’offerta sanitaria per i pazienti indipendentemente dalla Regione della quale vivono. Ridurre le diseguaglianze che esistono a livello regionale è un dovere perché attualmente nelle differenti Regioni sono spesso offerti differenti livelli di cure. È intenzione di noi specialisti collaborare con le Associazioni Pazienti per rendere questo processo il più fruttuoso possibile», afferma Lorenzo Dagna, reumatologo presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
La svolta della digitalizzazione
«Avere la possibilità di eseguire televisita, teleconsulto e teleassistenza nonché la possibilità di acquisire alcuni parametri vitali dei pazienti direttamente da casa rappresenterà una svolta epocale per la sanità pubblica. Questi servizi saranno possibili solo con la creazione o l’implementazione di una piattaforma nazionale di telemedicina, e con la diffusione su scala nazionale del fascicolo sanitario elettronico. I fondi PNRR rappresentano quindi uno strumento unico per iniziarne la progettazione. Perché diventino uno strumento reale di cura deve essere costruita una progettazione di dettaglio pratica, clinica, che coinvolga tutti gli attori», afferma Sergio Pillon, coordinatore della Trasformazione Digitale presso l’ASL di Frosinone.
La voce dei pazienti
«Oggi chiediamo un’implementazione dei servizi territoriali e del percorso di cura per renderlo più agevole: i fondi del PNRR possono rendere questa speranza una certezza. Il periodo pandemico purtroppo ha evidenziato una serie di carenze al livello territoriale riguardo all’assistenza ai pazienti che soffrono di patologie reumatiche», afferma Silvia Tonolo, presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR).
«Fin dalla scorsa legislatura ci siamo impegnati per garantire un ascolto costante delle Associazioni Pazienti e dei medici per rilevare tutte le istanze utili alle Istituzioni al miglioramento dei servizi sanitari. Sono certa che standard metodologici come quello presentato oggi nel corso della PNRR IMID Academy siano di grande aiuto sia a noi in quanto Istituzioni che a coloro che si adoperano in primis nella presentazione e nella realizzazione di progetti PNRR», dichiara Elisa Pirro, senatrice della X Commissione Permanente Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale.