Budget incerto e Covid: a rischio le prestazioni private a carico del Ssn e liste d'attesa fino a 180 giorni

L'appello di Federanisap

Budget incerto e Covid: a rischio le prestazioni private a carico del Ssn e liste d'attesa fino a 180 giorni

di redazione

Incertezza sui fondi e importante aumento della domanda di prestazioni: il “combinato disposto” di questi due elementi rischia di portare al fermo delle prestazioni erogate in regime di Ssn dagli ambulatori privati.

A illustrare la situazione in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi, è Mario Potestio, presidente di Federanisap, Federazione nazionale delle associazioni regionali o interregionali delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private e accreditate con il Ssn, che conta oltre mille iscritti con circa 1.500 strutture ambulatoriali.

Federanisap lamenta tra l'altro il ritardo «in quasi tutte le Regioni, della precisa definizione dei budget che verranno riconosciuti alle strutture per il 2021, ed inoltre dall’incertezza sulle modalità di remunerazione delle prestazioni collegate al Covid (tamponi, vaccini o prestazioni per i postumi della malattia), non avendo contezza circa la loro inclusione o meno nei tetti di spesa riconosciuti alle strutture. Tale incertezza sta portando tutte le strutture, che in seguito all'incremento della domanda avevano erogato un numero maggiore di prestazioni, a ridurre cautelativamente la programmazione prestazionale per gli ultimi mesi dell'anno, circostanza che condurrà inevitabilmente ad un aumento ulteriore dei tempi di attesa».

Ciò significa che, in assenza di chiarezza, gli ambulatori privati saranno costretti a contingentare le prestazioni oppure a interrompere prima della fine dell'anno l'erogazione delle prestazioni a carico del Ssn. Con la conseguenza che i pazienti dovranno pagare di tasca propria gli esami oppure rivolgersi alle strutture pubbliche, le cui liste d'attesa sono sempre più lunghe.

Federanisap aggiunge che le strutture private accreditate sarebbero «perfettamente in grado di aumentare il volume prestazionale in carico al Ssn», ma i vincoli contrattuali con il servizio pubblico costringono, a oggi, a prenotazioni che oscillano tra 120 e 180 giorni.

Alla luce di tutto ciò, l'Associazione «ritiene indispensabile invocare un intervento urgente del Governo, che possa consentire in questi ultimi mesi del 2021 e nei primi mesi del 2022 di riportare la situazione alla normalità, cioè ad un corretto equilibrio fra domanda ed offerta di prestazioni. Dal canto nostro – conclude Federanisap - assicuriamo ancora una volta tutta la massima disponibilità a raggiungere questo obiettivo, sollevando ancora una volta una profonda perplessità sul motivo per il quale questa nostra completa disponibilità non venga presa in considerazione, specialmente in questo grave e delicato momento del Paese, proprio e soprattutto in ambito sanitario».