Sotto la presidenza Trump 2 milioni di americani hanno perso la copertura sanitaria. Ma altri 20 milioni sono a rischio
Tre ricercatori bocciano Trump sulla sanità (in pre-pandemia): tra il 2016 e il 2019 più di 2 milioni di americani sono rimasti senza copertura sanitaria. Il che ha provocato almeno 3.400 morti premature in più. La decisione della Corte Suprema sull’Obamacare sarà decisiva
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Nei primi tre anni dell’amministrazione Trump più di due milioni di americani hanno perso la copertura assicurativa sanitaria. Il che potrebbe aver causato almeno 3.400 morti premature in eccesso prima dell’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid-19.
A ridosso dell’election day il rapporto dell’Harvard Medical School e dell’Hunter College non farà piacere al presidente in carica.
I dati pubblicati su Health Affairs sono ricavati dai tre sondaggi federali che monitorano la copertura assicurativa sanitaria, l’American Community Survey (ACS), la Current Population Survey e la National Health Interview Survey. Tutte e tre le istituzioni indicano che il numero dei non assicurati è aumentato tra il 2016 e il 2019, ma i tre autori dell’articolo, professori di salute pubblica ad Harvard e Stanford, ritengono l'ACS più affidabile perché, a differenza degli altri, ha mantenuto nei tre anni la stessa metodologia di indagine.
Ebbene l’ACS dice che tra il 2016 e il 2019 il numero di americani senza copertura sanitaria è aumentato di 2,3 milioni.
Le ragioni del fenomeno non sono chiare. Secondo gli autori dell’articolo hanno contribuito i colpi inferti da Trump all’Affordable Care Act, il piano voluto da Obama per garantire i servizi sanitari alle fasce di popolazione più debole.
Quel che è certo è che non è colpa della pandemia che è arrivata dopo a peggiorare ulteriormente le cose.
«Dal 2020 in poi, possiamo prevedere ancora più perdite di vite umane se, come previsto, altri milioni di persone perderanno la copertura sanitaria a causa della recessione economica associata alla pandemia», hanno scritto i ricercatori.
Nel 2019 circa 30 milioni di americani sono stati privati della possibilità di ottenere il rimborso dei costi sanitari, un milione in più dell’anno precedente. Per lo più si tratta di persone appartenenti alle minoranze etniche, afro-americani e ispanici. Dai dati emerge che il 17 per cento degli ispanici e il 10 per cento degli afro-americani ha perso la copertura assicurativa lo scorso anno.
I ricercatori, basandosi su precedenti studi, hanno calcolato l’impatto sulla mortalità prematura del calo di assicurazioni sanitarie. Secondo le loro stime tra il 2017 e il 2019 possono essere attribuite alle mancate stipule delle polizze dai 3.400 ai 10mila morti tra persone non anziane.
Ma l’aumento dei decessi non è l’unica conseguenza del crollo delle assicurazioni. È stato dimostrato che la copertura assicurativa favorisce l’accesso ai servizi di salute mentale riducendo del 30 per cento la probabilità di soffrire di depressione.
Altri studi hanno osservato che la mancanza di un’assicurazione espone gli americani a maggior rischi di sviluppare ipertensione, diabete, ipercolesterolemia.
«Il calo della copertura assicurativa durante l'amministrazione Trump ha quindi avuto un costo elevato in termini di salute fisica e mentale, sicurezza finanziaria e perdita di vite umane. Tuttavia, potrebbero arrivare cambiamenti politici più profondi che potrebbero avere un impatto sulla salute ancora maggiore», hanno dichiarato gli autori dell’articolo riferendosi alla decisione della Corte suprema sul futuro dell’Affordable Care Act.
Il prossimo 10 novembre infatti verrà discussa la costituzionalità della riforma sanitaria di Obama che rende accessibili i servizi sanitari a tutte le persone over 65 (Medicare) e ai cittadini con reddito basso (Medicaid). Se la Corte, rimasta orfana della giudice Ruth Bader Ginsburg convinta paladina dell’Obamacare, dovesse decidere di mandare a monte l’impianto di assistenza sanitaria per le fasce più deboli della popolazione, quasi 20 milioni di americani potrebbero perdere la copertura sanitaria.
«Eliminare l’Affordable Care Act farebbe perdere la copertura sanitaria ad altri 19,9 milioni di americani e causerebbe fino a 68.345 morti in più ogni anno. Dobbiamo espandere l'assicurazione, non ridurla. Con 30 milioni di persone senza assicurazione oggi, potremmo salvare migliaia di vite ottenendo una copertura universale», ha dichiarato Adam Gaffney, professore di Harvard, tra gli autori dell’articolo.