Allarme degli oncologi Aiom: Ancora troppe diagnosi tardive nei tumori gastro-intestinali. Una campagna nazionale per pazienti e caregiver
Nel carcinoma del colon-retto più di 8.700 casi l’anno sono individuati quando hanno già sviluppato metastasi. E per quanto riguarda quello allo stomaco appena il 7% delle neoplasie è diagnosticato nelle fasi iniziali.
L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha perciò deciso di lanciare una nuova campagna nazionale: “Qualità di vita nel paziente con neoplasia avanzata nei tumori gastro-intestinali”. Il progetto prevede una campagna social specifica sugli account ufficiali della Società scientifica e quattro webinar a ridosso delle giornate mondiali dedicate alle neoplasie: novembre per pancreas e stomaco; febbraio per colangiocarcinoma; marzo per il colon-retto. La nuova iniziativa, resa possibile da un educational grant del Gruppo Servier in Italia, è stata presentata durante la seconda giornata del Congresso nazionale dell’Aiom che si svolge in questi giorni a Roma.
«Vogliamo lanciare un messaggio di speranza ai pazienti colpiti dalle forme più gravi di tumore gastro-intestinale» spiega Saverio Cinieri, presidente nazionale Aiom.
I principali tumori del tratto gastro-intestinale colpiscono ogni anno 78 mila uomini e donne nel nostro Paese. Nello specifico si registrano 43.700 casi di tumore del colon-retto; 14.500 allo stomaco; 14.300 al pancreas e 5.400 colangiocarcinomi.
Sono un gruppo eterogeneo di malattie che presentano tassi di sopravvivenza molto diversi tra di loro. Per il colon-retto a cinque anni dalla diagnosi è vivo il 65% dei malati, mentre per lo stomaco il dato scende al 30%. Per il colangiocarcinoma si attesta al 15% e per il pancreas è di poco superiore al 10%.
«Come sempre in oncologia – interviene Giordano Beretta, presidente di Fondazione Aiom - bisogna puntare sulle diagnosi precoci e le terapie efficaci. Solo per il tumore del colon-retto sono previsti programmi di screening nazionali per tutti gli uomini e le donne con più di 50 anni. Per le altre patologie invece non esistono esami di prevenzione secondaria su una popolazione target. Anzi sono malattie oncologiche silenti e che tendono a comparire con sintomi evidenti quando ormai è tardi».
Attraverso i canali social e il web «illustreremo ai pazienti le principali novità diagnostico-terapeutiche» precisa allora Nicola Silvestris, membro del Consiglio direttivo Aiom, e verrà ribadita «l’importanza di gestire le quattro neoplasie in stadio avanzato solo in centri di riferimento e che garantiscano un reale approccio multidisciplinare. Sono diverse le figure professionali coinvolte: oncologo, chirurgo, anatomo-patologo, radioterapista, nutrizionista e psicologo. Le strutture sanitarie devono avere le giuste competenze e tecnologie soprattutto per la somministrazione dei trattamenti chirurgici. Sono operazioni difficili e che possono presentare molte complicanze. Emblematico in questo senso è il tumore del pancreas che può essere curato con il bisturi nel 20% dei casi».
I tumori del tratto gastro-intestinale risentono di stili di vita scorretti. All'alimentazione «sono riconducibili più del 30% di tutti i carcinomi solidi» rileva Filippo Pietrantonio, membro del Consiglio direttivo Aiom. «Influisce pesantemente anche sulle neoplasie dell’apparato digerente – aggiunge - insieme ad altri fattori di rischio come obesità o eccesso di peso, scarsa attività fisica, fumo di sigaretta e abuso di bevande alcoliche. Possono giocare un ruolo nefasto pure alcune malattie croniche, infezioni o delle specifiche mutazioni genetiche».
«Servier ha fatto della lotta contro il cancro una delle sue priorità – conclude Viviana Ruggieri, direttrice delle Relazioni esterne dell'azienda - con l’obiettivo di diventare un attore riconosciuto e innovativo nel trattamento di neoplasie caratterizzate da forti bisogni clinici non soddisfatti. Siamo perciò orgogliosi di supportare l’Aiom in questa nuova campagna informativa».