Italia leader nell'immunoncologia

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Italia leader nell'immunoncologia

di redazione

L’immunoncologia parla italiano. Il nostro Paese ha guidato i più importanti studi clinici con questa nuova "arma" e Siena è la capofila a livello mondiale: in dieci anni nella città toscana più di 700 pazienti sono stati trattati con queste terapie innovative che stimolano il sistema immunitario a combattere il cancro. L’Immunoterapia oncologica del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, diretta dal Michele Maio, è tra i primi centri al mondo per numero di patologie trattate con questo nuovo approccio. Proprio la città toscana ospita il XIII Congresso Nibit (Network italiano per la bioterapia dei tumori) con la partecipazione dei più importanti esperti a livello internazionale. E da Siena arriva l’appello dei ricercatori perché queste terapie innovative siano subito disponibili per i pazienti. «Il nostro centro – ricorda Maio, che è anche presidente del Nibit e della sua Fondazione - è nato dieci anni fa. All’inizio poteva sembrare una sfida. Oggi l’immuno-oncologia si è affermata come la quarta arma disponibile per sconfiggere il cancro, in grado di generare grandi benefici sia nei tumori solidi che in quelli ematologici».

L’utilizzo di queste terapie non comporta necessariamente un aumento dei costi per il sistema sanitario nazionale. Infatti si stanno indentificando marcatori tumorali per indentificare in anticipo i pazienti in cui i farmaci immuno-oncologici potranno essere efficaci. “Così sarà possibile risparmiare risorse» assicura Maio. Per esempio, nel tumore del colon-retto è stata identificata una sottopopolazione di pazienti con specifiche caratteristiche molecolari che rispondono molto bene all’immunoterapia. Uno degli obiettivi del Nibit, che riunisce in rete cinquanta tra le più importanti strutture italiane, che si occupano di bioterapia dei tumori, è proprio quello di promuovere sperimentazioni pre-cliniche e cliniche in grado di portare risultati immediati al letto del paziente.