I medici di famiglia: doppio vaccino, antinfluenzale e Covid, nella stessa seduta

La proposta

I medici di famiglia: doppio vaccino, antinfluenzale e Covid, nella stessa seduta

di Michele Musso

Procedere contemporaneamente a una doppia vaccinazione, influenza e Covid-19, per ottimizzare l’impiego di risorse e fronteggiare entrambi i virus.

La proposta viene dalla Simg, la Società di medicina generale e delle cure primarie, sulla base di documenti dei Cdc statunitensi e dell'europea Ecdc pubblicati nelle ultime settimane che attestano che nel caso di vaccini anticovid a Rna messaggero e con vaccini a vettore virale non ci sono problemi a effettuare una somministrazione contemporanea ad altri vaccini non vivi, come appunto quello dell’influenza.

Le chiusure del 2020 in quasi ogni angolo del pianeta, hanno impedito al virus dell’influenza di circolare, fa notare la Simg. Ma quest’anno, nonostante la campagna vaccinale anti Covid-19, il problema rischia di presentarsi in modo più concreto. «Si pongono pertanto diversi quesiti – avverte il presidente della Simg, Claudio Cricelli - a partire dall’interrogativo se il virus dell’influenza arriverà e quale sarà la sua virulenza. Bisognerà poi capire se e in che misura l’uso delle mascherine continuerà a essere presente nella nostra società, proteggendo comunque dalla circolazione di ogni virus. Una risposta certa l'abbiamo: sicuramente sarà importante fare il vaccino antiinfluenzale, nonostante si sia già ottenuta l’immunizzazione per il Covid-19, in quanto è necessario proteggersi contro il virus specifico dell’influenza».

«Nuovi dati – spiega Ignazio Grattagliano, coordinatore Simg Puglia – mostrano che l'immunogenicità e i profili degli eventi avversi sono generalmente simili quando i vaccini vengono somministrati contemporaneamente rispetto a quando vengono somministrati da soli. La somministrazione di più vaccini avviene già in età pediatrica, quando si effettuano vaccini polivalenti che arrivano fino anche a sei o sette ceppi diversi. In età adulta negli ultimi anni abbiamo fatto contemporaneamente, nello stesso giorno, la somministrazione di antiinfluenzale, antipneumococcico o più recentemente dell’antizoster».

Finora il vaccino anti-Covid è stato consigliato a distanza di circa un mese dalle altre vaccinazioni. Tuttavia, nelle ultime settimane i Cdc hanno pubblicato dati secondo i quali non ci sono problemi a effettuare una somministrazione contemporanea ad altri vaccini non vivi, quale è quello dell’influenza. «I requisiti di massima sicurezza e totale efficacia – osserva Grattagliano - non verrebbero dunque a mancare. Manca ancora il pronunciamento di Ema ed Aifa, mentre negli USA la comunità scientifica si è schierata apertamente con l’ipotesi della doppia vaccinazione simultanea basata sulla co-somministrazione. Ulteriore punto a favore di questa opzione è il fatto che Moderna e Novavax stanno lavorando a un vaccino unico che contenga al suo interno sia l’Rna messaggero per il Covid che quello per l’influenza. Naturalmente, se dovesse essere confermata questa strada – conclude - il medico vaccinatore valuterà il profilo di rischio del singolo paziente individualmente per ciascun vaccino e la somministrazione avverrà in sedi diverse e con siringhe differenti».