Troppo stress per un italiano su tre. Controllare le staminali per prevenirne i danni

Medicina

Troppo stress per un italiano su tre. Controllare le staminali per prevenirne i danni

di redazione

È possibile combattere l'eccesso di stress anche attraverso un semplice esame del sangue: bisogna controllare i livelli delle staminali, quelle cellule che hanno il compito di “riparare” i danni che ogni giorno si verificano nel nostro organismo.

A sostenerlo è Eugenio Caradonna, presidente della Società italiana di medicina e chirurgia rigenerativa polispecialistica (Simcri): «Il cambio di stagione, il Covid e i consueti problemi personali possono trasformare settembre in un mese “nero” per milioni d’italiani. Si calcola infatti che un italiano su tre soffra di alti livelli di stress. Non si tratta quindi di trascurabile e limitato problema di salute in quanto l’esaurimento svolge un’azione molto dannosa sull’intero organismo e sulla nostra capacità di rigenerare i tessuti delle cellule. È un fattore di rischio che a lungo andare può anche portare a invecchiamento precoce oppure a gravi malattie cardio-circolatorie o neurodegenerative».

Numerosi studi scientifici internazionali che le cellule staminali presenti in diversi organi come muscoli, sistema cardiovascolare o fegato, possono influire in questi processi. «Il loro livello nel sangue andrebbe perciò monitorato regolarmente – raccomanda Caradonna - così come già avviene per la glicemia o i trigliceridi. L’esame non è di per se costoso o difficile da svolgere. Richiede però che i dati siano interpretati da personale medico con una notevole esperienza nel settore».

La Simcri sta perciò lavorando affinché il controllo delle cellule staminali sia eseguito a un numero crescente di persone in centri medici specializzati. Sempre come Simcri con Pietro Formisano, docente di Patologia clinica della Federico II di Napoli, e Arnolfo Petruzziello, direttore del Dipartimento dei Servizi sanitari dell’Aorn di Caserta, «abbiamo anche elaborato una specifica modalità d’analisi - ricorda il presidente della Società scientifica – e attraverso un complesso sistema di tabelle possiamo correlare la numerosità delle cellule staminali alla presenza dello stress e anche l’incidenza di gravi patologie. Da qui è possibile avviare percorsi curativi innovativi, idonei e personalizzati. Per la riduzione dello stress per il paziente giovane può essere sufficiente intervenire sugli stili di vita e quindi va favorita l’attività fisica o la cessazione del vizio del fumo. Per gli anziani sono invece necessari trattamenti specifici – raccomanda infine Caradonna - che tengano conto dello stato di salute generale nonché della presenza di altre malattie».