Herpes Zoster:  arriva in Italia il nuovo vaccino efficace anche nei pazienti immunocompromessi

Malattie infettive

Herpes Zoster:  arriva in Italia il nuovo vaccino efficace anche nei pazienti immunocompromessi

di redazione

Presto negli ambulatori italiani sarà  disponibile il nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster che promette vantaggi per la salute dei singoli individui e benefici di gran lunga superiori ai costi per il servizio sanitario nazionale. 

L’Italia è tra i primi Paesi europei a dotarsi del nuovo vaccino già utilizzato negli Stati Uniti con oltre 38 milioni di dosi somministrate.  Proprio nel 2021, nel nostro Paese è stato approvato il nuovo vaccino ricombinante adiuvato che rispetto a quello disponibile finora, ha un’efficacia maggiore del 90 per cento e può essere somministrato anche nei pazienti immunocompromessi, tra cui quelli con patologie reumatologiche che fanno uso di farmaci immunosoppressori.

E proprio ai pazienti affetti da malattie reumatiche è stata dedicata la giornata formativa “Herpes Zoster in Reumatologia: facciamo il punto”, organizzata da Aristea lunedì 8 novembre con il contributo non condizionante di GSK a cui sono intervenuti reumatologi, infettivologi e igienisti. 

«L’herpes zoster ha rappresentato finora, soprattutto nei pazienti immunocompromessi, un unmeet medical need, ossia un’esigenza assoluta. Il vaccino disponibile fino ad oggi era a virus vivo attenuato, non utilizzabile nei pazienti immunodepressi. Il nuovo vaccino a sub unità è un passo avanti importantissimo, che permetterà di intervenire anche sui pazienti fragili e di prevenirne le conseguenze», sottolinea Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. 

Ma il nuovo vaccino rappresenta un’opportunità per tutti.

«L’infezione da virus varicella zoster è estremamente comune. Si stima che circa il 95 per cento dei soggetti con più di 40 anni sia stato infettato da questo virus: ciò significa che in età più matura possono sviluppare un episodio di herpes zoster. Si calcola che almeno un terzo di tutte le persone adulte avrà nella propria vita almeno un episodio di herpes zoster. Questa patologia non solo è estremamente frequente, ma ha anche conseguenze assai gravi. Non si connota solo per il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio, un’eruzione vescicolare che normalmente decorre lungo un dermatomero, ma spesso presenta una sintomatologia neurologica (nevralgia posterpetica), una grave complicanza che si caratterizza per un dolore ai limiti della sopportabilità. Da un punto di vista epidemiologico possiamo dire che in soggetti con più di 50 anni con herpes zoster questa complicanza occorre in circa l’80 per cento dei casi, un dato che evidenzia come la gravità e le conseguenze della patologia», conclude  Andreoni.