Smart working, computer, tablet e telefonini “stressano” (anche) la pelle

Inquinamento domestico

Smart working, computer, tablet e telefonini “stressano” (anche) la pelle

di redazione

Insidie da inquinamento anche in casa: l’esposizione alle radiazioni provenienti dai dispositivi digitali, computer, tablet e telefonini non è senza conseguenze sull’equilibrio della nostra pelle, tanto più in tempi di smart working forzato.

A ricordarlo è Norma Cameli, responsabile della Dermatologia correttiva dell’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma in occasione del Congresso nazionale Sidemast, la Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse, che si è svolto in modalità virtuale dal 3 al 6 novembre.

«In Italia l’inquinamento indoor è poco considerato – sostiene Cameli – ma diversi studi cinesi ne hanno evidenziato le conseguenze e studi francesi dimostrano che addirittura può essere 5-10 volte più intenso di quello outdoor». Combustione per la cottura degli alimenti, riscaldamento, aria condizionata, materiali d’arredo, vernici e colle (che possono emettere sostanze inquinanti), disinfettanti e detersivi: tutti possono avere il loro ruolo nell'attaccare l'epidermide. Non solo: la continua esposizione ai dispositivi digitali che emettono luce blu crea sulla nostra pelle un notevole stress ossidativo, con il conseguente aumento dei radicali liberi e l’attivazione delle metalloproteinasi che degradano collagene e fibre elastiche. La luce blu emessa da pc, tablet e telefonini, sottolinea ancora l’esperta «può influire sul ritmo circadiano della nostra pelle; per cui i meccanismi riparatori che di notte agiscono sulla replicazione e sulla rigenerazione cellulare vanno in corto circuito e vengono compromessi».

Per prevenire o porre rimedio a questi problemi, Cameli raccomanda innanzitutto una corretta diagnosi per poi impostare la terapia più idonea: «I trattamenti medici devono infatti essere effettuati in base al tipo e alla profondità della lesione».

Anche ciascuno di noi, però, può dare il proprio contributo per facilitare la guarigione della pelle. Per esempio «cerchiamo di usare i detergenti in modo appropriato – suggerisce Cameli - di areare frequentemente gli ambienti, di spegnere i dispositivi elettronici di notte per evitare emissioni di luce blu. Usiamo anche creme ricche di antiossidanti per neutralizzare i radicali liberi e cerchiamo di alimentarci in modo corretto, assumendo tanta vitamina C, antiossidanti e licopene. E soprattutto seguire scrupolosamente i consigli del nostro dermatologo».

Mascherine e detergenti per le mani. Rinfrescare la pelle del viso con detergenti non aggressivi, applicare un dermocosmetico funzionale che possa spegnere le infiammazioni e soprattutto massaggiare bene le creme per farle assorbire prima di indossare la mascherina protettiva per proteggersi dal Sars Cov 2. Sono queste le semplici regole da mettere in atto prima di “armarsi” della mascherina protettiva (Ffp2, chirurgica o di stoffa) e aiutare la propria pelle quando si soffre di acne, rosacea o altre malattie della cute. I consigli arrivano da Giuseppe Monfrecola, dell'Università di Napoli Federico II, in occasione del Congresso Sidemast. Le mascherine, premette, non diano disturbi alle persone con una pelle sana e anzi tendano ad idratare la pelle in quanto con il proprio respiro si crea un microambiente caldo umido. Diverso, naturalmente, è il caso di medici, infermieri e del personale che lavora nei reparti Covid: «Tutti – sottolinea Monfrecola - abbiamo visto i segni sul viso causati dall’indossarle per ore e ore. Per tutti gli altri non ci sono controindicazioni né possibili sensibilizzazioni».

Nel lavaggio delle mani il primo consiglio è di privilegiare acqua e sapone rispetto al gel sanificante. «Ma poiché entrambi disidratano la pelle e indeboliscono le unghie – spiega Monfrecola - l’incidenza di dermatite irritativa può aumentare. E con l’inverno e l’arrivo del freddo tutto peggiora. Per cui il consiglio è lavarsi sempre la mani con attenzione avendo però cura di usare sempre una crema idratante dopo la detersione».