Il complicato legame tra vita di città e malattie mentali
Chi ha un rischio genetico alto di sviluppare una malattia mentale, dalla schizofrenia, all’anoressia, al disturbo bipolare, preferisce trasferirsi dalla campagna alla città. Un curioso studio su Jama Psichiatry invita ripensare l’associazione tra città e disturbi psichici
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Esiste un’associazione tra la vita di città e le malattie mentali, ma non è detto che sia quella più scontata. Anzi, potrebbe essere esattamente l’opposto: è possibile che non sia la vita di città ad aumentare il rischio di patologie psichiatriche, ma che siano le persone con una predisposizione al disagio psichico a scegliere di vivere in città. L'ipotesi arriva da uno studio del King’s College London pubblicato su JAMA Psychiatry.
Gli scienziati hanno buone ragione per sospettare che i traslochi dalla città alla campagna o viceversa siano influenzati, almeno in parte, dai geni e più in particolare dai geni che predispongono a una malattia mentale, come schizofrenia, disturbo bipolare, anoressia, autismo o sindrome da deficit di attenzione/iperattività (Adhd).
«Il nostro studio fornisce ulteriori prove che la predisposizione genetica a una varietà di disturbi mentali può contribuire alla scelta dell'ambiente in cui vivere. I risultati non negano l'importante ruolo che l'ambiente svolge nello sviluppo delle condizioni di salute mentale, ma suggeriscono che abbiamo bisogno di approcci più integrati quando si esplorano le cause dei disturbi psichiatrici», commenta Evangelos Vassos del King’s College London, tra gli autori dello studio.
Lo studio si basa sui dati genetici di 386mila adulti trai 37 e i 73 anni estratti dalla UK Biobank, il grande archivio di informazioni sul Dna degli abitanti del Regno Unito. Per ognuno dei partecipanti i ricercatori hanno calcolato il cosiddetto “punteggio di rischio poligenico” (PRS) per diverse condizioni di salute mentale. Il Prs è un numero che riassume l'effetto stimato di molte varianti genetiche sul fenotipo di un individuo e che viene utilizzato pr stimare la predisposizione genetica di un individuo per una data condizione. Incrociando i dati genetici con le informazioni sui trasferimenti da un tipo di ambiente di vita a un altro è emerso che le persone con il rischio genetico più elevato di schizofrenia, disturbo bipolare, anoressia e disturbo dello spettro autistico e un rischio genetico inferiore per l’Adhd sono più inclini a spostarsi dalla campagna alla città. La città quindi non è la causa, ma l’effetto del disturbo mentale.
«La nostra ricerca mostra che a un certo livello i geni di un individuo selezionano il loro ambiente e che la relazione tra influenze ambientali e genetiche sulla salute mentale è interconnessa. Questa sovrapposizione deve essere considerata quando si realizzano modelli per prevedere il rischio che le persone sviluppino condizioni di salute mentale in futuro.
È importante sottolineare che la maggior parte delle persone coinvolte nella nostra analisi non aveva una condizione di salute mentale diagnosticata, quindi stiamo dimostrando che in tutta la popolazione adulta del Regno Unito è il rischio genetico per le condizioni di salute mentale a giocare un ruolo nella scelta dell’ambiente in cui si vive», afferma Jessye Maxwell a capo dello studio.