Individuato un nuovo bersaglio per la lotta contro il tumore al polmone

Università di Bologna

Individuato un nuovo bersaglio per la lotta contro il tumore al polmone

di Roberto Amato

Si chiama NDRG1 ed è la proteina che potrebbe diventare un nuovo bersaglio terapeutico contro il tumore al polmone. Così suggeriscono i risultati di un nuovo studio dell’Università di Bologna pubblicati sulla rivista Biomolecules. I ricercatori hanno individuato il meccanismo attraverso il quale il nichel favorisce lo sviluppo di cellule tumorali.

Il nichel è una sostanza carcinogena presente sia nel fumo di sigaretta che nell’inquinamento atmosferico, entrambi fattori che possono indurre lo sviluppo del cancro al polmone. Gli scienziati hanno individuato un possibile collegamento tra la presenza di nichel e l’azione di una particolare proteina chiamata NDRG1.

«Bersagliare la proteina NDRG1, che è coinvolta sia nella risposta cellulare al nichel che nella trasformazione tumorale, potrebbe essere una strategia per combattere il cancro al polmone. Riuscire ad individuare nel dettaglio il ruolo che gioca questa proteina nel processo di cancerogenesi a livello cellulare, molecolare e strutturale è infatti molto importante per mettere a punto farmaci che possano modularne o inibirne l’azione», spiega Barbara Zambelli, professoressa al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, che ha coordinato la ricerca. 

Il nichel è un metallo essenziale per la vita degli organismi unicellulari e delle piante, ma negli animali superiori come i mammiferi è associato allo sviluppo di diverse patologie. Gli effetti tumorali del nichel sui tessuti respiratori nell'uomo sono noti da oltre trent'anni e derivano principalmente dall'assunzione di questa sostanza per via inalatoria, ad esempio attraverso il fumo di sigaretta o per la sua presenza tra le polveri sottili in atmosfera.

 

«Oggi sappiamo che l'esposizione al nichel inganna le cellule facendole sentire povere di ossigeno, e questo provoca una serie di eventi che, a cascata, favoriscono la trasformazione tumorale.  Inoltre, il nichel provoca tumori anche attraverso la sua capacità di legare alcune proteine, in modo non fisiologico, alterandone la funzione», dice Zambelli.

In entrambi i casi tra le proteine coinvolte c'è NDRG1, la cui presenza in quantità elevate è correlata ad una prognosi sfavorevole nei casi di tumore al polmone. Gli studiosi si sono quindi chiesti in che modo questa proteina favorisca la trasformazione tumorale e in che modo la presenza del nichel modifichi le sue funzioni.

«Abbiamo osservato che NDRG1 contiene, nella sua parte terminale, una lunga regione molto flessibile, che definiamo 'intrinsecamente disordinata. È questa particolare regione che, in base alle sue caratteristiche peculiari, potrebbe essere direttamente responsabile della funzione specifica della proteina», ha dichiarato Stefano Ciurli, professore al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell'Alma Mater, co-coordinatore dello studio.

Attraverso una combinazione di tecniche biofisiche e di studi cellulari, gli studiosi hanno infatti dimostrato che il nichel si lega proprio alla specifica porzione terminale della proteina. E con esperimenti di risonanza magnetica nucleare (NMR) sono anche riusciti a mappare il sito di legame sulla sequenza proteica.

«Questi risultati sono un primo fondamentale passo per comprendere, a livello molecolare, l’azione della proteina NDRG1 all’interno della cellula. Si tratta di risposte che possono aiutarci a capire il ruolo del nichel nel processo tumorale e possono quindi favorire lo sviluppo di strumenti farmacologici efficaci», conclude Zambelli.