Intossicazione alcolica. Un apparecchio per tornare sobri
Indurre una iperventilazione, ma senza il rischio di svenimento, per permettere ai polmoni di espirare l’alcol che il fegato non riesce a eliminare. Il piccolo dispositivo capace di farlo potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento dell’intossicazione alcolica
Brennender_Cocktail_im_Friedrichs_in_Tübingen.jpg

Chiedere ai polmoni di fare quello che il fegato, oltre un certo livello, non riesce a fare: elimibare l’alcol in eccesso che rischia di intossicare l’organismo. La curiosa strategia per smaltire una sbornia o per curare casi di intossicazione alcolica grave è stata proposta da un gruppo di ricercatori dell’University Health Network di Toronto in Canada che hanno realizzato il dispositivo che fa tornare sobri. Il principio di base è quello di indurre un’iperventilazione, sotto controllo, per espirare l’alcol rimasto in circolo.
Normalmente il 90 per cento dell’alcol nell’organismo viene eliminato dal fegato che però lavora fino a una certa soglia che non può essere aumentata. Il resto dell’alcol rimane in circolo nel corpo danneggiando gli organi.
Attualmente non esiste altro sistema se non la dialisi per rimuovere l’alcol dal sangue. Generalmente l’intossicazione alcolica viene trattata in ospedale con un mix di interventi, tra cui l’ossigenoterapia, la somministrazione di liquidi per via endovenosa e le terapie farmacologiche per proteggere il cuore.
Ma i ricercatori della UHN hanno pensato a una strada alternativa, semplice ed efficace, partendo dal dato che l’iperventilazione riesce a eliminare l’alcol almeno tre volte più velocemente rispetto a quanto riesce a fare il fegato da solo.
Ma non si può immaginare di mandare il paziente semplicemente in iperventilazione perché andrebbe incontro a uno svenimento. L’aumento del ritmo respiratorio provoca infatti l’eliminazione dal sangue dell’anidride carbonica insieme all’alcol. La riduzione dei livelli del gas procura capogiri, tremori e svenimento.
Per ovviare a questo problema i ricercatori hanno pensato di ricorrere a un dispositivo che permette di reintrodurre i livelli di anidride carbonica nel sangue mentre è in corso l’iperventilazione, consentendo così di eliminare l’alcol senza il rischio di svenire.
L’apparecchio è molto semplice, ha le dimensioni di una piccola valigetta ed è costituito da un sistema di valvole, tubi, una maschera e un piccolo serbatoio con anidride carbonica compressa. Per ora ne è stata testata la fattibilità su un piccolo gruppo di volontari. Ha funzionato. Sembra strano non averci pensato prima. Se l’apparecchio dovesse dimostrare la sua efficacia in studi più ampi, potrebbe trattarsi di una vera e propria svolta nel trattamento dell’intossicazione alcolica.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno per colpa dell’abuso di alcol muoiono 3 milioni di persone nel mondo. Quando il livello di concentrazione dell’etanolo nel sangue è elevato, l'intossicazione può danneggiare diversi organi, dal cuore, ai polmoni al cervello e portare anche alla morte.