Gli over 50 valutano la sanità italiana: oltre l’85% gode di buona salute, ma vanno superate le difficoltà di accesso ai servizi sanitari
Il servizio sanitario nazionale è a misura degli over 50? La risposta arriva dall’indagine “L’accesso ai Servizi Sanitari” realizzata dal Centro Studi 50&Più in collaborazione con Format Research che analizza le difficoltà di accesso ai principali servizi sanitari e valuta le prestazioni in termini di adeguatezza, qualità e propensione al digitale.
Cinquantenni in buona salute
Dai dati emerge come le condizioni di salute degli over 50 in Italia siano buone: l’85,7 per cento del campione, infatti, afferma di godere di uno stato di salute tra “molto buono”, “buono” e “discreto”.
Questa condizione, tuttavia, peggiora con il crescere dell’età: il 37,6 per cento degli ultra-settantaquattrenni dichiara di sentirsi molto bene o bene in confronto al 44,1 per cento della popolazione tra 64 e 74 anni e il 49,5 per cento di quella compresa tra i 50 e i 64 anni.
La geografia dei servizi sanitari
Emerge con chiarezza come la distanza dei servizi sanitari giochi un ruolo importante sulla qualità dell’assistenza. Il servizio di maggior prossimità è senza dubbio la farmacia (il 75,5% si trova entro un km dall’abitazione), segue il medico di famiglia (44,1% entro un km). Buona anche la capillarità dei Poliambulatori e Centri Diagnostici (46,7% entro due km).
Per gli ospedali, invece, i dati variano in base alla posizione geografica: al Centro e al Sud e Isole si osserva una minor presenza di questi presidi di salute fondamentali; nelle due aree, infatti, vive ad oltre dieci chilometri di distanza dall’ospedale più vicino rispettivamente il 27,4 e il 26,5 per cento dei cittadini over 50 contro il 13,2 per cento rilevato nel Nord Ovest.
Accesso ai servizi
La farmacia è il servizio sanitario più frequentato a livello nazionale: il 37 per cento dei cittadini vi si reca almeno due volte al mese o più. Al secondo posto si trova il medico di famiglia (11,3%) e la ASL di riferimento (3,1%). Per il medico di famiglia, il 27,6 per cento del campione trova molto o abbastanza difficile trovare il tempo per recarsi all’ambulatorio, mentre per il 25,6 per cento è complicato conciliare gli orari lavorativi con quelli di apertura. Per la ASL, il 43,8 per cento degli over 50 indica come maggiormente ardua la gestione delle modalità di prenotazione e contatto.
Tra le problematiche in tema di accessibilità ai servizi, si riscontra la rinuncia a visite mediche o esami specialistici. Queste scelte sono legate principalmente ai tempi di attesa eccessivi (al 57,1% degli over 50 è capitato “spesso” o “talvolta” di dover rinunciare a causa dei tempi di attesa troppo lunghi) e al costo della visita (32,8%).
Questi fattori hanno un impatto significativo sull’accesso alle cure e spingono il 44 per cento dei cittadini over 50 a farsi visitare in un’altra città, il 25,5 per cento in un’altra provincia e il 12,3 per cento in un’altra regione.
Al Sud e Isole questo fenomeno si riscontra in misura maggiore che nel resto d’Italia. I tempi di attesa sono quindi il primo motivo che determina dove eseguire una visita medica o un esame specialistico per l’88,6 per cento degli over 50.
Valutazione dei servizi
I servizi del 118 sono giudicati in modo molto positivo dal 36,6 per cento degli intervistati che hanno detto di averne usufruito (42,7%), le esperienze in Pronto Soccorso sono invece valutate in maniera negativa da oltre il 58,2 per cento di coloro che vi hanno fatto accesso. La presenza di ospedali e ambulatori è valutata come adeguata rispettivamente dal 67 per cento e dal 58,4 per cento degli over 50. Il giudizio sulla qualità dei servizi è poco positivo nei confronti degli ospedali e ambulatori del servizio sanitario, molto negativo sulle case della salute e sul trasporto e accompagnamento dedicato.
Nuove frontiere digitali
Nel 2021 i cittadini che avevano usufruito della telemedicina erano il 5,9 per cento. Oggi la percentuale sale al 12,8 per cento. Di questi il 59,1 per cento pensa che questo servizio permetta di consultare il medico di famiglia senza andare in ambulatorio, mentre il 52 per cento lo reputa utile a ridurre i tempi di attesa.
Inoltre, il 68 per cento degli over 50 parteciperebbe a dei corsi di digitalizzazione dedicati ai Servizi Sanitari: i più propensi sono i cittadini di 50-64 anni (71,1%) i e i residenti del Sud e Isole (72,5%).