Unicef: sono quasi 240 milioni i bambini con disabilità nel mondo (1 su 10)

Il rapporto

Unicef: sono quasi 240 milioni i bambini con disabilità nel mondo (1 su 10)

Dall’analisi di 60 indicatori di benessere in 42 Paesi del mondo emerge che i bambini con disabilità hanno elevate probabilità di andare incontro a malnutrizione, di sviluppare malattie respiratorie e di venire esclusi dai programmi di istruzione

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Il quindicenne Omar ama gioca a badminton davanti a casa sua a Bhola, in Bangladesh. Immagine: © UNICEF/UN0547563/Mawa
di redazione

Tung è un bambino vietnamita di 7 anni nato con un disturbo della vista. Dall’età di 4 anni frequenta una scuola inclusiva dove fa quello che fanno tutti i suoi coetanei: gioca, impara, stringe amicizie, fa i compiti per il giorno dopo ecc… Ma la storia di Tung, con cui si apre l’ultimo rapporto dell’Unicef sulla disabilità infantile nel mondo, è molto diversa da quella di tanti altri bambini con menomazioni fisiche o psichiche. Perché, come denuncia l’Unicef, i bambini con disabilità sono svantaggiati rispetto ai bambini senza disabilità per la maggior parte delle misurazioni del benessere. 

Rispetto ai bambini senza disabilità, i bambini con disabilità hanno il 24 per cento di probabilità in meno di ricevere stimoli precoci e cure adeguate, il 42 per cento in meno di avere competenze di base di lettura e calcolo, il 25 per cento di probabilità in più di soffrire di malnutrizione acuta e il 34 per cento in più di soffrire di malnutrizione cronica, il 53 per cento in più di avere sintomi di infezioni respiratorie acute, il 49 per cento in più di non aver mai frequentato la scuola. Insomma, un bambino con disabilità è spesso condannato a crescere come un bambino diverso. È quello che rischiano i 240 milioni di bambini e adolescenti con disabilità nel mondo (1 bambino su 10) al centro del rapporto dell’Unicef con un titolo che è tutto un programma, “Seen, Counted, Included”. I bambini con disabilità vanno considerati, contati, inclusi. 

«Come ogni altro bambino nel mondo, ognuno di loro ha il diritto di essere nutrito e sostenuto attraverso un'assistenza e un'istruzione reattiva, di ricevere un'alimentazione adeguata e protezione sociale, e di godersi il gioco e il tempo libero. Troppo spesso, però, tali diritti vengono negati. I motivi sono vari: stigma, mancanza di servizi accessibili, burocrazia, barriere fisiche. Ma le conseguenze sono purtroppo inevitabili. Quando sono esclusi dalla società, le loro possibilità di sopravvivere e crescere in salute diminuiscono insieme alle loro prospettive per un futuro sereno», scrivono gli autori del rapporto. 

L’indagine dell’Unicef che ha coinvolto 42 Paesi nel mondo si basa sull’analisi di 60 indicatori di benessere, dalla nutrizione e la salute, all'accesso all'acqua e ai servizi igienici, alla protezione dalla violenza e dallo sfruttamento, all'istruzione. Gli indicatori sono stati disaggregati per tipo di difficoltà funzionale e gravità, sesso del bambino, condizione economica e Paese di provenienza. Il rapporto denuncia le difficoltà che i bambini con disabilità affrontano per integrarsi nella società e le conseguenze che queste discriminazioni hanno sulla loro salute sia fisica che psichica. 

«Questa nuova ricerca conferma ciò che già sapevamo: i bambini con disabilità affrontano sfide multiple e spesso combinate per realizzare i loro diritti. Dall'accesso all'istruzione, al ricevere letture a casa, i bambini con disabilità hanno meno probabilità di essere inclusi o ascoltati su quasi tutti gli indicatori. Troppo spesso, i bambini con disabilità vengono semplicemente lasciati indietro», ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef. 

La nuova stima globale del numero di bambini con disabilità è superiore alle precedenti e si basa su una analisi più ampia delle disabilità, che considera le difficoltà in diversi ambiti, anche quelli psichici. Ma i numeri, che sono indubbiamente importanti per quantificare il fenomeno, raccontano solo una parte della storia. 

«I numeri sono un primo passo fondamentale, ma per andare oltre abbiamo bisogno di ascoltare le voci e i racconti vissuti dei bambini con disabilità e delle loro famiglie. In altre parole, contare non basta. Anche i bambini con disabilità hanno bisogno di essere ascoltati. Sebbene questo rapporto si basi in gran parte su dati quantitativi, spera anche di incoraggiare indagini qualitative e nuove ricerche che ci aiuteranno a discernere le storie dietro i numeri», scrivono gli autori del rapporto.