Un bollino arancione per i ristoranti attenti ad allergie e intolleranze alimentari. Ogni anno 40 italiani perdono la vita a causa di un cibo “proibito”
“Qui mangi sicuro!”: questo sarà scritto sul bollino arancione che identificherà i locali in cui si somministrano cibi o bevande dove le persone con allergie o intolleranze alimentari potranno mangiare senza correre pericoli. Il bollino verrà rilasciato ai gestori delle attività di ristorazione al termine di corsi gratuiti tenuti da esperti della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic).
L'iniziativa, frutto di un accordo tra la stessa Siaaic ed Eni, è stata annunciata durante il Congresso della Società scientifica, a Bari dal 15 al 17 ottobre.
I corsi, della durata di quattro ore, partiranno a gennaio 2022 e serviranno per insegnare come preparare i cibi in maniera sicura per gli allergici, come riconoscere i segni di una reazione allergica, come intervenire in caso di shock anafilattico.
«Consumare un pasto fuori casa – sottolinea Gianenrico Senna, presidente Siaaic –può costituire un grosso rischio per gli italiani con allergie alimentari: si tratta di circa 500 mila bambini e 2 milioni di adulti che, se ingeriscono un allergene “proibito” anche in minime quantità, possono andare incontro a una reazione grave fino allo shock anafilattico, che si manifesta all’improvviso e può portare al decesso per collasso cardiocircolatorio e crisi respiratoria».
Il progetto “Per Federica” prende il nome da una ragazza la cui vita è stata stroncata proprio da questo e «ha lo scopo – aggiunge Senna - di diffondere conoscenze indispensabili per consentire agli allergici di consumare cibo e bevande fuori casa con più tranquillità, potendo contare su professionisti della ristorazione informati e formati sul tema delle allergie alimentari».
Al termine del corso i partecipanti sosterranno un test e, se lo supereranno, otterranno il bollino arancione, che attesta la presenza di personale formato per affrontare le allergie.
I gestori delle attività di ristorazione saranno formati anche sulle intolleranze alimentari, che riguardano altri 2,5 milioni di italiani. «Queste persone – precisa Mario Di Gioacchino, presidente eletto Siaaic - pur non andando incontro a reazioni che mettono in pericolo la loro vita, sviluppano malesseri a seguito del consumo dei cibi verso i quali sono intolleranti: anche per loro è di grande aiuto poter contare su un metodo semplice e immediato come la certificazione del bollino arancione per riconoscere i locali dove mangiare con tranquillità».