Infiammazioni: due terzi degli italiani ne hanno sofferto negli ultimi tre mesi. E in vista dell'estate...

Il sondaggio

Infiammazioni: due terzi degli italiani ne hanno sofferto negli ultimi tre mesi. E in vista dell'estate...

di redazione

Negli ultimi tre mesi due italiani su tre hanno sofferto di almeno un disturbo infiammatorio, soprattutto di natura muscolare e articolare. È quanto risulta da un'indagine di Human Highway per Assosalute, l'Associazione dei farmaci di automedicazione, presentata martedì 25 maggio in un incontro stampa on line.

Secondo la ricerca, i disturbi più diffusi sono le infiammazioni muscolari e articolari, con circa il 41,2% della popolazione italiana che dichiara di averne sofferto negli ultimi tre mesi, seguite dalle infiammazioni orali (gengiviti e afte) al 18% che risultano più diffuse nelle fasce di popolazione più giovane.

Secondo chi ne soffre, sarebbero le abitudini di vita e i comportamenti scorretti le principali cause di questi disturbi. In particolare, nel 58,3% dei casi le infiammazioni insorgono a causa di movimenti scorretti e posture sbagliate o sono conseguenti a stile di vita e stress, rispettivamente per il 46,1% e il 42,6% degli intervistati. Seguono età, alimentazione scorretta e mancanza di prevenzione e protezione.

Proprio la prevenzione è fondamentale secondo Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, a cominciare «da abitudini sane, come un’alimentazione corretta, con alimenti anti-infiammatori, che aiuta a prevenire rischi di obesità e diabete, e attività sportiva: il movimento, infatti, anche grazie alla sudorazione, ripulisce l’organismo rispondendo così al problema infiammatorio».

In estate, ormai alle porte, « possono insorgere disturbi come crampi e infiammazioni muscolari – osserva Carolina Carosio, presidente della Federazione dei giovani farmacisti (Fenagifar) - che si manifestano spesso prima di coricarci, a seguito di una diminuzione dei sali minerali dovuta al caldo, o stati di spossatezza, che possono essere accompagnati a loro volta da disturbi gastrici. Questi possono essere legati anche al cambio di stagione e a stati di stress». Inoltre «una non adeguata esposizione al sole, come a volte è avvenuto a causa delle restrizioni dell’ultimo anno, può generare un abbassamento delle difese immunitarie e l’insorgenza di disturbi associati, quali crampi, infiammazioni muscolari e infiammazioni gengivali, come le afte».

I farmaci di automedicazione, quelli senza obbligo di ricetta, possono essere alleati nel rimediare alle infiammazioni comuni quali contusioni e tumefazioni, ferite ed escoriazioni, piccole ustioni e bruciature, o per sintomi generali come dolore articolare, tensioni muscolari, mal di testa, infiammazioni oro-faringee, febbre e torpore.

Oltre il 41,8% del campione, soprattutto donne e persone mature, dichiara di gestire gran parte delle situazioni legate alla comparsa di disturbi infiammatori grazie al consiglio del farmacista, mentre il 40,3% basandosi sull’esperienza personale. Il medico di famiglia rimane il riferimento per il 38,4% dei casi, soprattutto tra i maschi.

Il ricorso ai farmaci di automedicazione è il comportamento di cura più diffuso in caso di disturbi di questo tipo per il 55% degli intervistati. Il 31,4% non fa nulla in attesa che il disturbo passi, mentre il 20,7% ricorre a rimedi casalinghi.

Tuttavia, in caso di febbre alta, avverte Brignoli, «se la sua durata è estesa nel tempo o se caratterizzata da picchi, associata a un aumento del battito cardiaco o sensazione di malessere e difficoltà a respirare, è necessario rivolgersi a un medico, poiché in questi casi il fenomeno infiammatorio ha scatenato una serie di reazioni che hanno bisogno di una diagnosi e una terapia più approfondite».

Secondo Carosio, nel kit di automedicazione contro le infiammazioni per l’estate dovrebbero esserci «una crema e cerotti anti-infiammatori, ghiaccio secco per infiammazioni di tipo traumatico, così come disinfettanti, garze o cerotti in caso di tagli o escoriazioni». Contro le infiammazioni dovute a punture di insetto, invece, repellenti e buone abitudini, come arieggiare spesso i locali. Per le scottature solari, «la cura migliore - avverte Carosio - è la prevenzione, che parte dall’applicazione di un’adeguata protezione solare, evitando un’esposizione nelle ore centrali della giornata, coprendo il capo, soprattutto ai bambini, e assicurandosi un’idratazione continua. Quando si esce dal mare è fondamentale risciacquare il capo e il corpo con acqua dolce poiché il sale presente nell’acqua può favorire lacerazioni della pelle ed è bene riapplicare la crema solare. Inoltre, prima di esporsi al sole – conclude - bisogna evitare l’assunzione di farmaci che possono causare fotosensibilizzazione».