Muscoli in salute per il benessere a tutte le età. Anche in tempo di Covid-19
Ne abbiamo più di 600 in tutto il corpo, uno dei quali è un organo che ci tiene in vita: il cuore. Costituiscono circa il 40% del peso di una persona e anche di più se se ne fa aumentare la massa con l'esercizio fisico.
Sono i muscoli. Quelli che ci permettono non solo di muoverci, sollevare pesi, salire le scale ma anche di sorridere, corrugare la fronte, strizzare gli occhi e così via.
Già dopo i trent'anni, però, la loro massa comincia a ridursi e, superati 75 anni, la loro forza può ridursi del 60 per cento.
«Non tutti invecchiamo allo stesso modo: molti fattori contribuiscono a peggiorare o a mantenere in salute il più a lungo possibile i nostri muscoli e la nostra prestazione fisica» spiega Francesco Landi, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), nel suo intervento alla presentazione on line, giovedì 25 marzo, del libro “Muscoli in salute. La chiave del benessere a tutte le età”.
«Talvolta il declino muscolare rischia di diventare così marcato da trasformarsi in una vera e propria carenza muscolare: questa condizione prende il nome di sarcopenia, una patologia il cui primo nemico è lo stare fermi» precisa Landi, che è anche direttore dell'Unità di Riabilitazione e medicina fisica del Policlinico Gemelli e docente di Medicina interna e geriatria all’Università Cattolica di Roma.
«Nel tessuto muscolare – ricorda Mariangela Rondanelli, specialista in Endocrinologia e in Scienza dell’alimentazione - le proteine che lo compongono si creano e si distruggono. Se quelle che vengono distrutte sono più numerose di quelle create il muscolo può risentirne e indebolirsi. La leucina é l’aminoacido preferito del muscolo ed è in grado di aumentare la produzione di proteine nel muscolo stesso e di diminuirne allo stesso tempo la distruzione».
Durante la crescita, aggiunge Andrea Ghiselli, presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione, «la spinta anabolica è così forte che l’esercizio fisico è più che sufficiente a dare il giusto stimolo alla sintesi delle proteine muscolari. Dai trenta anni in poi occorre maggiore attenzione alla dieta perché il tesoretto che è stato costruito in precedenza rischia di dissolversi».
Ecco perché l’essere fisicamente attivi è «un fattore protettivo contro le malattie cardiovascolari e il diabete; consente di consumare più energia di quella che viene introdotta con l’alimentazione; favorisce la redistribuzione del grasso corporeo; aumenta la capacità, nelle persone obese o in sovrappeso, di cuore e polmoni» spiega Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello sport e in Scienza dell’alimentazione.
Non solo: la carenza di tessuto muscolare che si accompagna all’invecchiamento può creare le condizioni per favorire forme più gravi di infezione. E gli anziani che si ammalano di Covid-19 vanno incontro a una rapida perdita di muscolatura che, anche nelle forme più lievi, comporta la comparsa di stanchezza o affanno persistenti nell’87% dei pazienti, fino a settimane dopo la guarigione.
Il volume (a cura di Silvia Di Maio e Federico Mereta - Edizioni Gribaudo) punta su conoscenza e prevenzione, attraverso la sana alimentazione, l’esercizio fisico e gli stili di vita e punta a essere un aiuto per tutte le età per mantenere i muscoli, e quindi noi stessi, in salute. È corredato da esempi di esercizi fisici e da un menù settimanale con ricette mirate.
Il libro è stato realizzato dalla Fondazione Istituto Danone, il cui presidente, Fabrizio Gavelli, si dice «molto orgoglioso di questo nuovo volume che si rivolge al grande pubblico e sostanzia l’essenza di un nuovo modo di rendere fruibile la scienza». Ancor più orgoglioso, aggiunge, perché la Fondazione intende devolvere interamente i proventi della vendita alla ricerca geriatrica del Policlinico Gemelli di Roma. «Un fine importante – conclude Gavelli - a sostegno della scienza, della salute e della comunità».