Il segreto per essere felici? Vivere in società dove il denaro non ha potere
Esiste davvero la possibilità di essere poveri ma felici. Anzi di essere felici proprio perché si è poveri. È una condizione in cui ci si può trovare solo se si vive in società dove i soldi non hanno un ruolo centrale. Secondo uno studio della McGill University pubblicato su PlosOne chi vive in comunità che quasi ignorano il potere del denaro usandolo molto raramente o affatto hanno livelli di felicità decisamente invidiabili.
Le popolazioni delle isole Solomone o del Bangladesh ottengono nella scala di valutazione dell’appagamento punteggi equiparabili a quelli dei cittadini dei Paesi scandinavi, al vertice della classifica della felicità nel mondo.
Nel corso di qualche mese i ricercatori hanno condotto una serie di interviste agli abitanti delle zone rurali e urbane delle isole Solomon e del Bangladesh. In tutto sono state coinvolte 678 persone di età compresa tra 25 e 50 anni, con un'età media di circa 37 anni. Quasi l’85 per cento dei partecipanti allo studio era di sesso maschile a causa delle difficoltà in Bangladesh di intervistare le donne. E nulla vieta di ipotizzare che in Bangladesh le donne avrebbero dato risposte differenti.
Ma nelle Isole Salomone, le risposte alle domande dello studio tra uomini e donne non hanno mostrato differenze significative.
Dall’analisi delle risposte è emerso i ricercatori hanno osservato che nelle comunità in cui il denaro era più utilizzato, come nelle arre urbane del Bangladesh, i residenti avevano dichiarato livelli di felicità inferiori rispetto ai loro connazionali che vivevano in zone rurali dove la moneta non aveva un ruolo centrale nella vita sociale.
«Il nostro studio suggerisce che esiste un modo per raggiungere la felicità che non è correlato a redditi elevati e a ricchezza materiale. Questo è importante, perché se confermiamo gli stessi risultati altrove possiamo individuare i fattori che contribuiscono al benessere soggettivo, il che potrebbe aiutarci ad aggirare alcuni dei costi ambientali associati al raggiungimento del benessere sociale nelle nazioni meno sviluppate”, scrivono i ricercatori.
Qual è il segreto della felicità di chi vive lontano dai soldi?
I partecipanti hanno elencato una serie di attività piacevoli alla base del loro benessere tra cui ascoltare musica, rilassarsi o fare una passeggiata in riva al mare, vedere i genitori felici o trascorrere del tempo con i parenti o nella natura.
«La crescita e lo sviluppo economici sono spesso percepiti come un passo essenziale per migliorare il benessere umano nelle società in via di sviluppo, ma i nostri risultati suggeriscono che un elevato benessere soggettivo può essere raggiunto anche concentrandosi direttamente sui fattori trainanti del benessere soggettivo, come l'accesso ad ambienti naturali sani e la coesione sociale. Fornendo una prospettiva molto lontana dal mondo industrializzato, le società minimamente monetizzate possono offrire spunti di riflessione sui motori fondamentali della felicità umana», concludono i ricercatori.