Lo stress si supera con l’attività fisica
Come fare per riprendersi dallo stress? Gli sportivi non avrebbero dubbi e risponderebbero “allenandosi”. I runner direbbero “correndo”, i ciclisti “pedalando”, i nuotatori “nuotando” e così via…
Che l’attività fisica sia capace di alleviare lo stress non è certo una novità, ma ora sembrerebbe capace di qualcosa in più: gli sportivi che hanno subito un trauma sono più protetti da stress successivi rispetto alle persone sedentarie. Con l’esercizio fisico si sviluppa cioè una resilienza allo stress che permette di non restare perennemente vittime dell’ansia dopo qualche episodio scioccante.
È quanto dimostra l’ultima ricerca a sostegno dell’esercizio come terapia anti-stress pubblicata sul Journal of Neuroscience. I ricercatori hanno voluto testare sui topi il ruolo nella resilienza allo stress del neuropeptide galanina, di cui basta avere tre informazioni chiave: la galanina è una piccola proteina coinvolta nel benessere mentale, quando scarseggia aumenta il rischio di ansia, depressione e cattiva gestione dello stress, i livelli di galanina aumentano con l’attività fisica.
Per l’esperimento sono stati selezionati esemplari di topi, maschi e femmine, in salute, che sono stati posizionati in gabbie differenti, alcune dotate di una ruota su cui correre altre completamente spoglie. Dopo tre settimane, sono stati misurati i livelli di galanina in tutti gli animali ed è emerso che gli “sportivi” avevano quantità del peptide nel cervello di gran lunga superiori ai “sedentari”.
In una fase successiva dell’esperimento, gli animali di entrambi i gruppi sono stati sottoposti a leggere scosse elettriche alle zampe, non dolorose ma capaci di suscitare spavento. Il giorno successivo i topi sono stati collocati in altre gabbie costituite da ambienti di vario tipo, alcuni luminosi, altri in penombra, altri oscuri. Ebbene, gli animali che avevano passato le giornate sulla ruota si comportavano in modo normale esplorando il territorio senza timore, passando dalla luce all’ombra e viceversa. Gli animali che invece non avevano potuto allenarsi erano molto più timorosi e preferivano rimanere fermi nella penombra piuttosto che esporsi a eventuali pericoli curiosando in giro. È evidente che i topi sedentari non avevano superato l’evento traumatico della scossa elettrica come i loro simili sportivi. Non avevano cioè sviluppato la resilienza.
Il ruolo chiave della galanina nella gestione dello stress è stato confermato da un secondo esperimento. I ricercatori hanno introdotto artificialmente livelli elevati di galanina in alcuni topi. Ebbene, questi animali pur non essendosi allenati reagivano allo stress (una scossa elettrica) in maniera analoga a quelli che avevano corso incessantemente su una ruota ed esploravano con prudenza ma senza eccessivo timore il nuovo ambiente in cui erano stati posizionati.
Ovviamente i risultati degli studi sui topi non possono essere trasferiti automaticamente agli esseri umani.
Ma attesa di sapere se la galanina e l’attività fisica abbiano lo stesso identico effetto anche nell’Homo sapiens, gli scienziati sostengono che comunque vale la pane provarci. L’attività fisica regolare ha talmente tanti vantaggi che non c’è bisogno di aspettare la prova definitiva di una sua funzione anti-stress per iniziare ad allenarsi. E comunque sia il sospetto è ben fondato.