Troppo pc e smartphone: arriva l'occhiale “intelligente” che rallenta la miopia

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Troppo pc e smartphone: arriva l'occhiale “intelligente” che rallenta la miopia

di redazione

Troppo tempo al chiuso e molte ore davanti a pc e smartphone, più del solito durante il lockdown e le vacanze, rischiano di accelerare quella “epidemia di miopia” che si sta verificando da anni. Oltre alle note cause genetiche, la diffusione del disturbo sembrerebbe infatti legata anche a fattori ambientali e gli occhi dei più piccoli rischiano di risentire del maggior utilizzo dei dispositivi digitali nei mesi d’isolamento. Per rallentare la corsa di questo difetto, spesso sottovalutato, che in Italia riguarda circa un milione e mezzo tra bimbi e adolescenti, oggi c’è un alleato in più. Sono già disponibili lenti per occhiale in grado di correggere e allo stesso tempo ridurre la progressione della miopia. La notizia arriva dagli esperti riuniti al convegno digitale “Nuove prospettive nell’evoluzione della progressione miopica”, in ragione degli incoraggianti dati di efficacia fatti registrare da uno studio della Polytechnic University di Hong Kong, pubblicati sul British Journal of Ophthalmology.

Frutto della ricerca di Hoya, le lenti sperimentate con la Polytechnic University di Hong Kong, oltre a correggere la miopia, come qualsiasi altra lente, inibiscono l’allungamento del bulbo oculare, grazie a circa 400 “isole”, cioè microscopici segmenti capaci di generare una particolare “sfocatura” nella retina periferica, in modo da rallentare l’allungamento del bulbo oculare e la progressione della miopia. I dati raccolti su 160 bambini dagli 8 ai 13 anni con miopia fino a -5.00 diottrie, mostrano in due anni una riduzione media del 60% dello sviluppo della miopia in chi ha portato occhiali con queste lenti speciali.

«Il maggior tempo trascorso durante questi mesi in attività “da vicino” può aumentare il rischio di problemi agli occhi anche in chi non sarebbe portato a svilupparli per il continuo sforzo di accomodamento della vista, per cui alla fine l’occhio non riesce più a trovare la messa a fuoco per vedere da lontano» spiega Paolo Nucci, professore di Oftalmologia all’Università Statale di Milano. Le lenti con tecnologia DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments) «generano una particolare sfocatura della retina periferica, detta defocus miopico periferico, che “inganna” il cervello – prosegue Nucci - facendogli credere che l’occhio è già cresciuto abbastanza dando il segnale di mantenere corto il bulbo oculare».

Queste lenti, sottolinea Luca Buzzonetti, direttore dell’Unità di Oculistica del Bambino Gesù di Roma, vanno utilizzate «come unica correzione ottica perché il massimo beneficio si ottiene con l’uso continuativo. Il trattamento può essere iniziato in qualsiasi età in cui si presenta la progressione della miopia, che spesso è massima fra i 6 e i 13 anni: prima si inizia e più bassa è la miopia, maggiore sarà la probabilità di avere beneficio. Dopo due settimane dalla consegna dell’occhiale serve una valutazione dell’adattamento e della soddisfazione visiva». Sono lenti che devono essere indossate tutto il giorno perché «di fatto sono una terapia – precisa Buzzonetti - con una possibilità di azione molto ampia che arriva a meno 10 diottrie per la miopia e a 4 diottrie per l’astigmatismo. È suggerita ogni sei mesi una visita di controllo per valutare la progressione del difetto visivo».

«Siamo molto orgogliosi – assicura Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia – di aver realizzato la prima lente per occhiale che è a pieno titolo un trattamento attivo in grado di rallentare la progressione della miopia. È un approccio innovativo, semplice, efficace e non invasivo che rappresenta una svolta fondamentale nella tecnologia ottica per il contrasto della progressione della miopia».