Il 14 maggio: torna l’Azalea della Ricerca di AIRC

L’iniziativa

Il 14 maggio: torna l’Azalea della Ricerca di AIRC

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Immagine: screenshot from https://youtu.be/DipEB7JRP8M
di redazione

«Si dice che ‘la mamma è sempre la mamma’ e non potrei essere più d'accordo. È stata con me ogni minuto, da quando mi hanno detto che avevo un linfoma di Hodgkin, mi ha accompagnata a ogni visita, a ogni seduta di chemioterapia, a ogni ricovero; è stata la mia forza. Dico sempre che senza i miei affetti non ce l’avrei fatta: la mia famiglia, il mio compagno, gli amici, quelli veri, mi hanno sostenuto ogni giorno durante la battaglia contro il cancro. Sono sincera quando dico che da sola non so se ce l’avrei fatta!». Così Francesca racconta il supporto ricevuto dalla mamma Antonella durante il suo percorso contro il linfoma. 

Francesca e Antonella sono i volti della campagna che annuncia il ritorno L’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC. L’iniziativa torna domenica 14 maggio, Festa della Mamma, appuntamento con i volontari nelle piazze, la campagna prosegue per tutto il mese raccontando “La forza delle donne” contro il cancro. 

Insieme a quella di Francesca e Antonella altre tre storie di condivisione e di affetto dimostrano l’importanza di avere qualcuno accanto per trovare la forza di affrontare una diagnosi di cancro. Ilenia è stata curata per un tumore alla tiroide e ha sempre avuto al suo fianco la mamma Santina: “una forza della natura”. Emanuela, con il costante sostegno del fratello Andrea, ha affrontato un tumore al seno: “gli dedico tutta la mia vita”; infine Roberta, a cui è stato diagnosticato un melanoma oculare ha potuto contare sull’amicizia di Stefania: “per me, lei è famiglia”.  (I video con le loro storie sono disponibili a questo link )

In occasione della della campagna, ventimila volontari dei 17 comitati regionali AIRC saranno in oltre 3.600 piazze a distribuire l’Azalea della Ricerca a fronte di una donazione di 18 euro, per sostenere il lavoro dei ricercatori AIRC. Insieme alla pianta verrà consegnata la speciale Guida con informazioni sulla prevenzione ‘età per età’. 

L’Azalea dal 1984 ha permesso di raccogliere oltre 290 milioni di euro dedicati soprattuto alla ricerca sui tumori femminili. 

È possibile ordinare l’Azalea su Amazon

Tutti gli aggiornamenti sulla distribuzione sono disponibili su airc.it.

Tumori femminili in aumento

Lo scorso anno nel nostro Paese sono stati stimati oltre 185.000 nuovi casi di tumore nella popolazione femminile, circa 10.000 in più rispetto al 2019, anno che precede lo scoppio della pandemia. I tumori più frequenti sono stati quelli di: mammella (55.700), colon-retto (20.100), polmone (14.600), utero (10.200), tiroide (8.700), pancreas (7.900), linfoma non-Hodgkin (6.300), stomaco (5.900), vescica (5.900), melanoma (5.700).

La campagna rimarca l’importanza della diagnosi precoce. Gli screening, proposti gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale per alcune patologie e ad alcune fasce della popolazione, consentono di individuare lesioni precancerose oppure la presenza di un tumore quando è ancora allo stadio iniziale. Nonostante ciò, l’adesione ai programmi di screening in Italia è ancora troppo bassa: secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), per esempio, nel caso del cancro al colon-retto (il secondo tumore più diagnosticato tra le donne), 7 persone su 10 non effettuano gli esami raccomandati per la sua individuazione precoce.

A fianco della diagnosi precoce, i risultati della ricerca negli anni hanno consentito di migliorare la sopravvivenza a numerosi tumori: oggi la sopravvivenza delle donne a 5 anni dalla diagnosi di cancro ha raggiunto il 65%. 

E ulteriori progressi si spera possano venire ottenuti negli anni a venire proprio grazie alla ricerca. Alberto Bardelli, Direttore Scientifico di IFOM, l’istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC e Professore Ordinario all’Università di Torino, con il suo gruppo di ricerca ha recentemente individuato attraverso studi preclinici una strategia terapeutica che potrebbe rendere sensibili all’immunoterapia i tumori del colon in fase metastatica, che nel 95% dei casi non rispondono a questo tipo di trattamento. «Come i bombardieri di notte, i tumori spesso si nascondono e non si fanno riconoscere dal nostro sistema immunitario. Noi vogliamo accendere le loro ‘luci di posizione’, in modo che diventino visibili. Il nostro prossimo obiettivo è portare i risultati di questo studio di laboratorio in una sperimentazione clinica a beneficio dei pazienti».

La campagna AIRC è supportata dal partner istituzionale Banco BPM.