AIL dedica il Convegno nazionale a “Impatto Ambientale e Rischio Sanitario”

La scelta

AIL dedica il Convegno nazionale a “Impatto Ambientale e Rischio Sanitario”

di redazione

L’Italia è uno dei Paesi europei con il più alto tasso di decessi legati all’inquinamento. E non è un caso che l’Associazione Italiana contro Leucemie abbia scelto di dedicare all’impatto sulla salute dell’inquinamento ambientale il terzo Convegno Nazionale “Curare è prendersi cura”. Con quasi 60mila decessi prematuri (dati dell’ultimo rapporto EIONET e EEA 2022) l’Italia, dopo Francia e Germania, è il paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale. Il 6° rapporto SENTIERI, Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento promosso dall’Istituto Superiore di Sanità, che fotografa lo stato di salute, l’ospedalizzazione e la mortalità della popolazione presente sul territorio italiano relativamente a 46 siti contaminati di interesse nazionale e regionale, registra 1.409 decessi in età pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti nei 46 siti analizzati. 

«Da parte di AIL non poteva venir meno l'attenzione all'ambiente proprio a causa delle sue ripercussioni sulla salute. La crisi ambientale è il risultato anche di un importante aumento di fonti inquinanti sia nell’aria che negli altri ambienti. La disponibilità di dati scientifici e studi relativi alle relazioni tra inquinamento ambientale e salute a livello nazionale e internazionale dovrebbero condurre a urgenti azioni e normative politiche in materia di regolamentazione della tutela ambientale, sicurezza alimentare, tutela sanitaria e all’immissione di sostanze tossiche sull’ambiente e nel cibo», ha dichiarato Pino Toro, presidente Nazionale AIL. 

Il Convegno ha analizzato le possibili cause responsabili della crescente mortalità da tumori in Italia, una tendenza che negli ultimi decenni ha iniziato a crescere anche a livello globale. I tumori sono, infatti, la seconda causa di morte al mondo, con l’Italia che in Europa risulta essere tra i Paesi con il maggior numero di morti premature attribuibili all’inquinamento. Negli ultimi anni sono emerse numerose evidenze scientifiche che hanno messo in luce la forte correlazione tra fattori ambientali e salute umana e non umana, come quella di animali e piante, che contribuisce ad accrescere l’impatto sulla mortalità e la morbilità.  Un tema che AIL con questo Convegno ha voluto portare all’attenzione degli esperti di politiche sanitarie.