Artrite psoriasica, via libera Aifa a risankizumab per il trattamento della malattia attiva nei pazienti adulti
I pazienti con artrite psoriasica attiva hanno a disposizione una nuova opzione terapeutica per controllare le manifestazioni cutanee e articolari della malattia. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha infatti approvato la rimborsabilità in Italia di risankizumab (SKYRIZI, al dosaggio di 150 mg somministrato mediante iniezione sottocutanea) da solo o in associazione con metotrexato (MTX), nei casi di risposta inadeguata o intolleranza a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs). Questa è la seconda indicazione rimborsata in Italia per risankizumab.
«La malattia psoriasica è una patologia infiammatoria cronica che, pur avendo come principale e più evidente interessamento la cute e i suoi annessi, può coinvolgere le articolazioni (artrite psoriasica). L’infiammazione articolare è causa di forti dolori, rigidità e affaticamento provocando marcate limitazioni nei movimenti e nella deambulazione in persone spesso ancora attive nella vita sociale e lavorativa. Nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha fornito una serie di farmaci mirati a contrastare la cascata infiammatoria a diversi livelli. Ora dermatologi e reumatologi hanno a disposizione una nuova importante opzione terapeutica per poter aiutare i pazienti a controllare le manifestazioni cutanee e articolari dell’artrite psoriasica in modo significativo e duraturo», dichiara Giuseppe Monfrecola, presidente SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie sessualmente trasmesse.
Risankizumab è un inibitore selettivo dell’interleuchina-23 (IL23), una citochina coinvolta nei processi infiammatori, che si ritiene correlata a diverse malattie croniche immunomediate, inclusa la psoriasi. Sono in corso alcuni trial di fase 3 con risankizumab nella psoriasi, nella malattia di Crohn, nella colite ulcerosa e nell’artrite psoriasica.
La Commissione Europea aveva approvato SKYRIZI nell’artrite psoriasica a novembre 2021 grazie ai risultati di due studi clinici di Fase 3, KEEPsAKE-1 e KEEPsAKE-2.
«La rimborsabilità in Italia di risankizumab anche nell’artrite psoriasica è un importante passo in avanti sia per i medici che per i pazienti. Esiste un evidente bisogno clinico ancora insoddisfatto per i pazienti con tale patologia e i risultati degli studi clinici ci confermano che risankizumab è efficace nel migliorare gli standard di cura sia nei pazienti naïve che in trattamento con farmaci biologici, fornendo ai pazienti e ai loro medici una nuova opzione di trattamento che consente di riprendere le normali attività quotidiane con un impatto positivo sulla qualità della vita e sulla produttività lavorativa», dichiara Gian Domenico Sebastiani, presidente SIR, Società Italiana di Reumatologia e Direttore UOC Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini di Roma.