Dall'Anaao Assomed una campagna di sensibilizzazione contro le violenze in corsia

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Dall'Anaao Assomed una campagna di sensibilizzazione contro le violenze in corsia

di redazione

Una campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni ai medici e agli altri operatori sanitari, chiamando i cittadini a collaborare. Una campagna che passa anche per la ricostruzione del rapporto con i pazienti. A promuoverla è l'Anaao Assomed, il principale sindacato della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del Servizio sanitario nazionale.

«In questi giorni – osserva il segretario nazionale, Pierino Di Silverio – sono stati proposti numerosi interventi, prevalentemente a carattere repressivo e di deterrenza, per arginare un fenomeno sempre più dilagante, che preoccupa la quotidianità del lavoro dei medici. L’Anaao ha ribadito più volte la necessità prioritaria di cambiare la legge del 2020 per rendere gli interventi più immediati ed efficaci. Ma vogliamo provare anche a ricostruire un rapporto in crisi, quello con il paziente – aggiunge – perché è anche da qui che si può ripartire per allentare le tensioni».

Il segretario nazionale del sindacato sottolinea «le difficoltà cui oggi è sottoposta la relazione medico-paziente»: lo stress quotidiano, la grave carenza di personale e la «pessima organizzazione del lavoro caratterizzata dal crescente peggioramento delle condizioni in cui viene svolto». Tutti fattori che «ci mettono continuamente all’angolo lamenta Di Silverio - e ci impediscono di esercitare al meglio la nostra professione, che è fatta anche di tempo per il paziente, di disponibilità all’ascolto, di attenzione al dolore, di empatia con chi a noi si rivolge in momenti di sofferenza. Condizioni che diventano sempre più difficili».

Anche il paziente, però, può svolgere un ruolo attivo. «Per questo abbiamo attivato una rete di contatti con le Associazioni dei pazienti e dei rappresentanti dei cittadini – spiega Di Silverio – per poter concordare le modalità per rafforzare questa relazione all’interno della alleanza terapeutica, parte essenziale del nostro Codice deontologico, e accorciare le distanze tra chi cura e chi è curato».

Il sindacato ha anche invitato i propri iscritti a esporre sui camici il claim della Campagna e a fare quanto è nelle loro possibilità per ridurre le tensioni. «Un piccolo segnale – conclude Di Silverio - che ci auguriamo venga colto e accolto dai nostri pazienti».