Dieta mediterranea, solo il 13% degli italiani la segue: parte il festival dei 5 colori per promuovere le buone abitudini a tavola


L’evento 

Dieta mediterranea, solo il 13% degli italiani la segue: parte il festival dei 5 colori per promuovere le buone abitudini a tavola


di redazione

Solo il 13 per cento degli italiani segue la dieta mediterranea classica, quella sponsorizzata dai medici.  Diventa sempre più diffusa invece una sua versione rivisitata con un aumento di proteine di origine animale, (49,6 grammi al giorno contro 28,3 della tradizionale), di grassi animali (37,8 grammi al giorno contro 20,1 grammi al giorno), grassi saturi (25,0 su 15,8 grammi al giorno) e colesterolo (305,0 milligrammi al giorno su 258,5). Sono i dati emersi da uno studio italiano condotto tra Università Campus Biomedico di Roma e Fondazione città della Carità di Taranto e pubblicata sulla rivista Clinical Nutrition ESPEN, che ha documentato l’evoluzione di questo regime alimentare nell’arco di 70 anni. Di questo e molto altro si parlerà dal 17 al 21 maggio, al Maschio Angioino di Napoli, in occasione della seconda edizione del Festival dei 5 colori, la kermesse dedicata a salute e nutrizione promossa da Associazione Pancrazio in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Agricole, il Comune di Napoli, l’Università Federico II e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. 

Durante la cinque giorni si alterneranno testimonial e personalità di prestigio istituzioni, insegnanti, giornalisti, personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. 

Si parlerà anche di nutraceutica e di “cibo del futuro”, tema più che mai attuale. Ai più piccoli e ai loro genitori sarà dedicata la proiezione dei cartoni animati realizzati sul tema dell’educazione alimentare.

«Uno degli obiettivi del Festival, oltre alla condivisione e alla formazione, è avere un impatto sulla pratica clinica. È importante valorizzare sempre più la dieta mediterranea come mezzo per mantenere la salute: soprattutto se applicata nel modo corretto, tradizionale. Ridurre l’assunzione di prodotti industriali, limitare gli zuccheri e le carni, in aumento nella cucina moderna anche a causa della naturale modifica delle abitudini quotidiane, che richiedono di semplificare la preparazione dei piatti e di renderla più rapida, è un importante passo avanti e può davvero garantire il benessere e prevenire numerose patologie» commenta Giuseppe Morino, Direttore Scientifico del Festival.