Donazione del sangue. Decisione storica in Usa: basta restrizioni per gay e bisessuali

Nuove linee guida

Donazione del sangue. Decisione storica in Usa: basta restrizioni per gay e bisessuali

Cambia il criterio di valutazione dell’idoneità del donatore. Tutti risponderanno alle stesse domande, in particolare sulle attività sessuali degli ultimi tre mesi, indipendentemente dal sesso, dall’orientamento sessuale e dal genere. Eliminata la sezione del questionario per gay e bisessuali

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Immagine: ICSident at German Wikipedia, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
di redazione

Cambia il questionario per i donatori di sangue negli Stati Uniti. Ed è un cambiamento storico, atteso da tempo dalla comunità L.G.B.T.Q: la valutazione dell’idoneità del donatore si baserà sugli stessi criteri per tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, dal sesso o dal genere. 

La novità rispetto al vecchio protocollo non può passare inosservata. Non ci saranno più le domande specifiche e personali “su chi ha fatto sesso con chi”. Nelle nuovo linee guida per la donazione di sangue adottate dalla Food and Drug Administration scompare la sezione dedicata agli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (men who have sex with men, MSM) e alle donne che hanno rapporti sessuali con uomini bisessuali.  «Raccomandiamo invece di valutare l'idoneità del donatore utilizzando le stesse domande individuali basate sul rischio rilevanti per il rischio di Hiv per ogni donatore, indipendentemente dal sesso o dal genere», si legge nel comunicato dell’Fda.

Tutti i donatori dovranno rispondere alle stesse domande sui comportamenti sessuali. Chi avesse avuto un nuovo partner o più partner o rapporti anali negli ultimi tre mesi verrebbe escluso momentaneamente e invitato a tornare dopo aver fatto passare il periodo di tempo necessario alla rilevazione del virus dell’Hiv. Nel cosiddetto “periodo finestra”una recente infezione rischierebbe di passare inosservata.

Non ci sarà più il capitolo del questionario riservato alle categorie “speciali”, considerato discriminatorio e, oltretutto, non necessario visto che l’idoneità alla donazione del sangue può essere valutata per tutti allo stesso modo.

Il processo di cambiamento dell’Fda è in corso da tempo. Le regole per per gli uomini omosessuali o bisessuali sono state progressivamente modificate passando dal divieto degli anni Ottanta, a una maggiore apertura negli ultimi anni. Nel 2015 l’agenzia aveva concesso di donare il sangue a chi rientrava nella categoria dei “msm” a patto che non avessero avuto rapporti sessuali nei 12 mesi precedenti. Durante la pandemia, data la carenza di sangue, il periodo di astinenza dal sesso richiesto per donare il sangue è stato ridotto a  tre mesi. 

Oggi le associazioni di attivisti per i diritti LGBTQ hanno commentato positivamente l’iniziativa dell’FDA riconoscendo che la decisione ha posto a fine a un lungo periodo di stigmatizzazione. Resta però ingiustificata, dal loro punto di vista, la restrizione imposta ai donatori di sangue che seguono la terapia orale di profilassi pre-esposizione (PPrEP) per prevenire l’HIv.

Gli esperti dell’agenzia governativa ritengono che i farmaci PrEP, altamente efficaci nel ridurre la diffusione dell’HIV attraverso il contatto sessuale, non siano altrettanto capaci di impedire la trasmissione del virus nelle trasfusioni di sangue. 

«Sebbene l'Hiv non venga trasmesso sessualmente da individui con livelli virali non rilevabili, potrebbe non valere lo stesso nella trasfusione perché una trasfusione di sangue viene somministrata per via endovenosa e comporta il trasferimento di un grande volume di sangue rispetto all'esposizione per contatto sessuale», ha specificato la nota stampa dell’FDA. 

L’aggiornamento delle linee guida per l’idoneità dei donatori negli Stati Uniti ha preso spunto da iniziative simili già adottate in Canada e nel Regno Unito.