Farmacie, sempre più un punto di riferimento per gli italiani: presentato il V Rapporto di Cittadinanzattiva e Federfarma

Il rapporto 

Farmacie, sempre più un punto di riferimento per gli italiani: presentato il V Rapporto di Cittadinanzattiva e Federfarma

di redazione

Delle farmacie ci si fida. Gli italiani considerano le farmacie un punto di riferimento fondamentale per informazioni e servizi, in particolare rispetto ai temi della prevenzione e dei farmaci equivalenti. A proposito di prevenzione, il 34 per cento dei farmacisti ha svolto nell’ultimo anno campagne di screening per l’individuazione di soggetti a rischio per patologie croniche.  Nel 2022 alla campagna di prevenzione oncologica del tumore al colon-retto ha aderito ben il 78,4 per cento delle farmacie intervistate. Rispetto ai farmaci equivalenti, nell’ultimo anno l’83,4 per cento dei cittadini ha ricevuto dal farmacista suggerimenti per un loro utilizzo e, al contempo, informazioni sul fatto che il principio attivo sia il medesimo del farmaco originale (lo dichiara il 63,7% dei cittadini) così come rassicurazioni su sicurezza, efficacia e qualità dell’equivalente rispetto al farmaco di marca (46%) nonché sulla possibilità di risparmiare (lo riporta il 39,3% dei cittadini). Gli stessi farmacisti dichiarano che da due anni a questa parte è in costante aumento la richiesta da parte dei cittadini di utilizzare i farmaci equivalenti. Fra i servizi attivi in farmacia, è cresciuto anche il dato relativo al monitoraggio dei parametri, nel 2018 effettuabile nel 90 per cento dei casi, e che è arrivato al 96 per cento nel 2022. In crescita anche l’erogazione dei servizi CUP, dal 63 per cento del 2018 al 77 per cento del 2022.

Questi sono alcuni dei dati che emergono dal V Rapporto annuale sulla farmacia, presentato oggi a Roma e curato da Cittadinanzattiva, con la collaborazione di Federfarma e il contributo non condizionato di Teva. Il Rapporto, redatto dall’Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva, ha coinvolto 1030 farmacie e ben 1284 cittadini, di cui quasi due su tre affetti da almeno una patologia cronica. 

Sul versante delle vaccinazioni cosiddette “di routine”, la vaccinazione antinfluenzale è erogata nel 39,6 per cento dei casi. Più della metà dei farmacisti (dal 54,5% al 58,1%) è favorevole all'introduzione in farmacia della vaccinazione contro Herpes Zoster, Papilloma virus (HPV) e Pneumococco, così come il 70 per cento dei cittadini interpellati. La vaccinazione anti Covid-19 è erogata dal 38,2 per cento delle farmacie coinvolte nell’indagine.

«Con l’obiettivo di promuovere la salute, farmacisti e cittadini devono continuare a fare un percorso comune, che in questi anni ha già indotto tanti cambiamenti virtuosi, per un utilizzo appropriato e consapevole del farmaco, per l’aderenza alle terapie, per l’uso dei farmaci equivalenti ed in generale per un accesso alle terapie che deve diventare, in un’ottica di territorialità delle cure, semplice, prossimo, senza appesantimenti per il tempo dei cittadini e la loro organizzazione», dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva.