Fidas: Sono i giovani il futuro delle donazioni di sangue

Il congresso

Fidas: Sono i giovani il futuro delle donazioni di sangue

di redazione

Il futuro delle donazioni di sangue dipende dai giovani. Per questo la Federazione Italiana Donatori di Sangue punta a coinvolgere le nuove generazioni perché solo con un rinnovo generazionale dei donatori potranno essere soddisfatti i bisogni dei pazienti. Lo ha dichiarato Giovanni Musso, presidente FIDAS a margine del 61° Congresso Nazionale che si è svolto a Roma il 28 e 29 aprile. Una due giorni di lavori a cui hanno partecipato 

180 delegati delle associazioni federate, istituzioni e protagonisti del mondo del sangue e del volontariato. In quell’occasione sono stati premiati i vincitori e le vincitrici di due iniziative della FIDAS: il Premio Nazionale Giornalistico “Isabella Sturvi”, assegnato a Vera Risi per la seziona nazionale, giornalista di Rewriters, a Veronica Marcattili, giornalista della testata Il centro Quotidiano D’Abruzzo per la sezione Locale, e ad Andrea Ceredani, collaboratore di Toscana Oggi, per la sezione emergenti. Alla giornalista scientifica Beatrice Curci è andata la menzione d’onore per l’impegno professionale in favore della donazione di sangue.

Il concorso “A Scuola di Dono” ha visto vincitrici la classe primaria 2°C dell’IC Borgaro Torinese, la 2°G del plesso di Salizzole (VR), gli studenti della classe 3°B del Galiani-de-Sterlich di Chieti.

«Le due iniziative anche quest’anno hanno avuto grande partecipazione. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto e del fatto che per tanti abbiano costituito l’occasione per incontrare il mondo della donazione di sangue e per comprendere i valori di FIDAS e lo spirito solidaristico necessario per garantire scorte di sangue negli ospedali», ha commentato Musso.