Glaucoma, nemico silenzioso che “ruba” la vista

Il Congresso Aisg

Glaucoma, nemico silenzioso che “ruba” la vista

di redazione

È la seconda causa di cecità nei Paesi industrializzati: il glaucoma, malattia neurodegenerativa, sarà al centro del 4° Congresso internazionale Aisg (Associazione italiana per lo studio del glaucoma) che si svolgerà dal 10 al 12 settembre in modalità webinar. Nel mondo colpisce 55 milioni di persone, in Italia circa 1 milione e 200 mila, la metà delle quali non sa di averlo e uno su cinque è esposto al rischio concreto di perdere la vista. Si tratta infatti di una patologia degenerativa che generalmente coinvolge entrambi gli occhi determinando danni permanenti al nervo ottico.

«Il fattore di rischio più importante è la pressione oculare elevata – spiega Stefano Miglior, direttore della Clinica oculistica del Policlinico di Monza, Università Milano Bicocca, e presidente Aisg - ma in un terzo dei casi viene osservato in pazienti con pressione oculare normale. Il soggetto può andare incontro a una progressiva riduzione del campo visivo fino alla visione cosiddetta “tubulare” che dà l’impressione di guardare attraverso un cono, perché si riesce a vedere solo una piccola parte di ciò che si ha davanti. Non esiste una cura definitiva, ma la patologia può solo essere rallentata. E’ stato osservato che in alcuni pazienti glaucomatosi si assisterebbe anche a una progressiva compromissione strutturale e funzionale di zone cerebrali non propriamente deputate alla visione. Non è raro che le persone non si accorgano, anche per lungo tempo, di esserne affette e arrivino dall’oculista quando la situazione è ormai già compromessa».

Risulta di fondamentale importanza, pertanto, la diagnosi precoce, che si basa sostanzialmente su tre fattori: la disponibilità della persona sanaa sottoporsi a visite oculistiche di controllo ripetute nel tempo (se l'individuo è a conoscenza di parenti stretti affetti da glaucoma, farebbe bene a cominciare già in età giovanile); l'esperienza del clinico oculista; la corretta interpretazione dei risultati degli esami di riferimento.

Le raccomandazioni, in sintesi, dell'Aisg

- La persona sana deve farsi visitare dall'oculista almeno bi-annualmente a partire dai 40 anni;

- ai miopi è consigliato farsi visitare già dai 20 anni;

- nella gestione più appropriata del glaucoma è necessario ottenere una riduzione della pressione oculare che sia clinicamente significativa;

- quando il glaucoma peggiora vuol dire che la pressione oculare non è ottimale e deve essere ulteriormente abbassata, cosa che spesso comporta la necessità di un intervento chirurgico;

- oggi è possibile cercare di ottenere una maggior resistenza delle strutture nervose che si danneggiano nel corso della malattia con specifiche molecole neuroprotettrici, il cui utilizzo, in supporto alla tradizionale e necessaria strategia terapeutica ipotonizzante, potrebbe aiutare a rallentare l'eventuale progressione del danno funzionale.