Medicina estetica: «Dare ai pazienti gli strumenti per renderli più consapevoli»
Prestare attenzione al tema della formazione; informare i cittadini affinché facciano scelte consapevoli; fornire gli strumenti di tutela da attivare; realizzare una survey per monitorare il livello di informazione e di consapevolezza dei cittadini che fanno ricorso alla medicina estetica; studiare una campagna di informazione e sensibilizzazione; lavorare alla revisione congiunta del modulo del consenso informato; siglare un vero e proprio Protocollo di intesa tra le parti.
Sono alcuni dei temi di confronto tra la Società di medicina estetica (Sime) e Cittadinanzattiva, che hanno implementato una collaborazione sulla spinta di una domanda sempre maggiore trattamenti di medicina estetica e da una informazione e una non sempre sufficiente consapevolezza dei cittadini che si sottopongono a questo tipo di “interventi” anche sui rischi che ne potrebbero derivare.
Non per nulla, quindi, in occasione del proprio Congresso nazionale che si è chiuso di recente a Roma, la Sime ha organizzato un incontro tra il pubblico e alcuni proprio dirigenti, a cominciare dal presidente, Emanuele Bartoletti, per parlare di temi “caldi” come la tutela dei pazienti, la sicurezza degli interventi, le nuove tecniche e le possibili complicanze.
«Il nostro impegno – sottolinea Bartoletti - è sempre quello di non banalizzare la medicina estetica, privilegiando il termine “medicina” piuttosto che “estetica”, per evitare che si rivolgano a persone e strutture non competenti, rischiando danni e complicanze».
A questo proposito, «l'intensificazione delle verifiche sulla regolarità delle strutture e dei centri privati che erogano prestazioni mediche – assicura Bartoletti - è da noi totalmente condivisa. Prima di tutto in un'ottica di tutela della salute del pubblico, in secondo luogo perché queste azioni possono scoraggiare il gravissimo fenomeno della pratica abusiva della professione medica, che danneggia i nostri pazienti e la nostra categoria. Chi decide di ricorrere alla medicina estetica per ristabilire il proprio equilibrio psico-fisico deve sapere che gli occorre un medico estetico debitamente formato e in possesso dei titoli e dei requisiti necessari a praticare le terapie proprie della medicina estetica. Appropriata deve essere anche la sede dell'esercizio della medicina estetica, rigidamente regolata a norma di legge, tanto per quanto concerne l'ambulatorio medico quanto riguardo ai limiti d'azione del medico».