Nasce l’iIntergruppo parlamentare per la lotta al cancro
Lotta ai tumori a 360 gradi, dalla prevenzione primaria a quella secondaria; sostegno alla ricerca e alla disponibilità dei farmaci innovativi; snellimento delle procedure per mettere a disposizione dei pazienti, nel più breve tempo possibile, nuove molecole una volta approvate dall’Ente regolatorio europeo (Ema); ritorno alla vita dopo la malattia; lotta alle disparità regionali; disponibilità di fondi adeguati contro le neoplasie.
Sono i principali obiettivi dell’Intergruppo parlamentare “Oncologia: Prevenzione ricerca e innovazione”, il primo della XIX Legislatura dedicato a ogni aspetto della lotta al cancro, che si è costituito il 18 novembre.
Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati circa 377 mila nuovi casi di tumore e 30 mila neoplasie del sangue. È dimostrato che il 40% dei casi di cancro e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati agendo su fattori di rischio prevenibili, in particolare sugli stili di vita: niente fumo, una dieta corretta e attività fisica costante. Nel nostro Paese, però, il 31,5% della popolazione non pratica alcuna attività sportiva, il 32,5% è in sovrappeso e il 10,4% è obeso. Nonostante ciò, in Italia il 65% delle donne e il 59% degli uomini sono vivi a cinque anni. Ma la pandemia ha causato ritardi nell’assistenza.
«Lo scopo dell’Intergruppo parlamentare – spiega Tilde Minasi, promotrice dell’Intergruppo - è favorire, anche mediante interventi normativi, una nuova sensibilizzazione e attenzione verso gli stili di vita, gli screening e la disponibilità delle migliori terapie, a vantaggio dei cittadini, dei pazienti oncologici, delle associazioni e delle Società scientifiche, che saranno coinvolte nelle attività dell’Intergruppo».
Tra le finalità dell'Intergruppo vi sono anche la promozione e il sostegno delle iniziative legislative e sociali, aggiunge Minasi, «che focalizzino l’attenzione sugli aspetti di primaria importanza in oncologia, quali quelli che riguardano il settore sanitario, demografico, infrastrutturale e terziario. Vanno considerati anche i problemi concreti che pazienti e famigliari devono affrontare, dalla perdita della produttività alle difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro». L’Intergruppo «vedrà l’adesione di un numero sempre maggiore di senatori e deputati di tutti gli schieramenti – prevede infine la senatrice – perché la lotta al cancro riguarda ciascuno di noi».