“Nessuna donna rimanga indietro”: le iniziative di Associazione Loto ODV per promuovere prevenzione e diagnosi precoce
Gli sforzi affinché “nessuna donna rimanga indietro” sono quelli che l’Associazione Loto ODV chiede di fare alle istituzioni, alle associazioni, alle donne. Nella giornata Giornata Mondiale del Tumore Ovarico 2023, che si svolge come ogni anno l’8 maggio, il cui slogan è No Woman Left Behind, l’associazione chiede a gran voce l’impegno di tutti per la prevenzione e la diagnosi precoce di una delle più insidiose neoplasie ginecologiche.
Il tumore dell’ovaio colpisce ogni anno in Italia oltre 5.200 donne per un totale di quasi 50mila casi. Negli ultimi dieci anni la medicina ha compiuto enormi progressi, ma la sopravvivenza resta bassa principalmente a causa delle diagnosi tardive (il 43 per cento delle pazienti riesce a sconfiggere la malattia).
«In questa forma di cancro femminile riscontriamo ancora un’elevata mortalità. Il motivo è da ricercare soprattutto nei sintomi che sono generici e aspecifici e spesso vengono confusi con quelli di altre malattie molto meno gravi. Non viene in alcun modo favorita una diagnosi precoce e i trattamenti risultano così più difficili e anche meno efficaci. Inoltre a differenza del carcinoma mammario o di quello alla cervice uterina non sono possibili dei programmi di screening. L’unica forma di prevenzione è legata alle alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 che costituiscono un importante fattore di rischio», ha dichiarato Rossana Berardi, presidente del Comitato Scientifico di Loto e Membro del Direttivo Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
L’associazione ha organizzato diverse iniziative di sensibilizzazione in occasione della Giornata Mondiale, tra cui una raccolta fondi a teatro a Udine, un convegno presso l’Hotel Carlton di Bologna, la presentazione del libro Donne a colori a Parma. Inoltre sarà proiettato sulle reti Mediaset uno spot TV con la testimonial dell’Associazione, l’attrice Serena Autieri. Anche quest’anno grande rilievo è stato dato allo sport e nello specifico al Nordic walking. Si terranno due giornate dedicate al benessere delle pazienti. «È fondamentale riuscire ad aumentare la consapevolezza e il livello d’informazione sulla malattia. La nostra Associazione ha fatto proprio, fin dalla sua nascita, il motto “nessuna donna rimanga indietro” che è particolarmente indicato per il tumore ovarico. E’, infatti, uno dei più insidiosi e difficili da gestire e c’è bisogno di un maggiore impegno da parte di tutti. A partire proprio dalle istituzioni e per questo abbiamo chiesto di illuminare il principale palazzo del Governo per dare un segnale forte e chiaro. Abbiamo inoltre avviato altre iniziative divulgative e di sensibilizzazione in varie località del nostro Paese ove sono ubicate le sedi di Loto», afferma Sandra Balboni, presidente Loto Odv.
La Giornata Mondiale è anche l’occasione per ricordare l’importanza della ricerca di nuove terapie per il trattamento di questo tipo di cancro.
«La neoplasia ovarica presenta un’elevata eterogeneità biologica e si stima che ne esistano più di 30 diversi tipi. C’è anche una variazione molto ampia per le diverse forme sia in termini di incidenza che nelle prospettive di cura e sopravvivenza. Fino 10 anni avevamo poche opzioni terapeutiche contro il tumore e la chemioterapia era di fatto l’unica arma disponibile. Di recente abbiamo assistito all’introduzione di nuovi trattamenti e farmaci mirati che hanno aumentato sensibilmente le chances dei malati. Restano tuttavia ancora molti bisogni insoddisfatti e quindi la ricerca deve proseguire sfruttando anche le nuove tecnologie che consentono delle diagnosi più precise», conclude Saverio Cinieri, presidente nazionale AIOM.