Ricostituito l'Intergruppo parlamentare per l’innovazione sostenibile in sanità
Dopo l'esperienza della precedente legislatura, si costituisce nuovamente anche l’Intergruppo parlamentare per l’innovazione sostenibile in sanità. Ad annunciarlo, durante una conferenza stampa al Senato, i copresidenti e promotori, Daniele Manca, capogruppo PD in Commissione Bilancio di Palazzo Madama, e Francesco Zaffini (FdI), presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato.
«Nella scorsa legislatura abbiamo portato avanti un importante lavoro sul tema della sostenibilità economico-finanziaria della sanità – ricorda Manca - con un focus particolare sulle terapie avanzate. Abbiamo coinvolto esperti e aziende, tenendo presente l’importanza di rendere accessibile l’innovazione ai pazienti. È fondamentale ora riprendere in mano quanto fatto in precedenza e proseguire in questa direzione e saper adattare rapidamente il contesto normativo alle innovazioni presenti e in arrivo, per permettere uno sviluppo del nostro Paese che lo renda attrattivo per gli investimenti e pronto a recepire le innovazioni sanitarie. Non si può più considerare la sanità come una spesa, ma serve invece comprenderne l’alto potenziale e il valore intrinseco di investimento, promuovendo quindi questo fondamentale cambio di paradigma e un nuovo approccio culturale».
«Anche quest’anno l’Intergruppo vuole porsi come un’arena di confronto e di dibattito aperta e trasversale a tutte le principali forze politiche – aggiunge Zaffini - per ricordare al Paese che, di fronte a diritti fondamentali quali il diritto alla salute, non possono essere possibili divisioni. Proprio per questo, sono felice di annunciare che, da questa legislatura, presiederò anche io l’Intergruppo, proprio a simboleggiare la necessità che maggioranza e opposizione collaborino insieme, senza divisioni. Il lavoro da fare è tanto e io credo che sia il momento di mettere da parte qualunque ideologia e lavorare insieme per gli italiani, come tra l’altro già fatto nella scorsa legislatura».