Terapie intensive: mortalità torna ai livelli Pre-Covid
«La mortalità in Unità di terapia intensiva diminuisce e ritorna ai livelli pre-pandemici, 27,7% nel 2022-2023, rispetto al picco del 42,3% osservato durante la pandemia Covid-19. Gli indicatori del rischio di infezioni correlate all’assistenza mostrano che, dopo il picco del 24,5% osservato nella scorsa edizione 2020-2021 durante la pandemia COVID-19, l’incidenza di pazienti infetti diminuisce al 19,5% nel 2022-2023. Tuttavia, il rischio di ICA, valutato in termini di tasso di incidenza, è in aumento significativo da 17,1 ICA per 1000 giorni di degenza del 2006-2007 a 25,4 ICA dell’edizione 2022-2023», così Antonella Agodi, commenta i dati del Progetto SPIN-UTI di cui è coordinatrice.
Il progetto Progetto SPIN-UTI (Sorveglianza attiva Prospettica delle Infezioni Nosocomiali nelle Unità di Terapia Intensiva), che coinvolge il Gruppo Italiano Studio Igiene Ospedaliera (GISIO) della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità pubblica (SItI) è partito nel 2006 e nell’ultima edizione ha incluso quasi 4000 pazienti ricoverati in 51 UTI su tutto il territorio nazionale.