Tumore al seno, torna il Nastro Rosa Airc
«La diagnosi è stata uno choc, sono passata da stare bene a fissare la data dell‘intervento. Nel 2020, in pieno Covid, sono stata operata: mi hanno tolto tutto, non si è salvato nemmeno il capezzolo. L’anno successivo all‘intervento è stato il peggiore della mia vita: sentivo rabbia e nessuno stimolo, il vuoto, ho dovuto lavorare su me stessa per metabolizzare l’operazione». Poi, nel 2021, la rinascita: «Ho conosciuto Marco. È stato la mia salvezza, è arrivato nel mio periodo più buio, è andato oltre le mie paure, la mia malattia e il mio limite. In pochissimo tempo abbiamo costruito una famiglia stupenda con le nostre due bambine. Il nome di mia figlia Sole contiene tutto: la mia, la nostra rinascita, tornare a rivedere la luce, ricominciare a vivere».
Così Benedetta racconta la sua esperienza col tumore al seno. Una diagnosi a soli 25 anni. Lo shock, il percorso di cura e, finalmente, oggi il ritorno alla normalità come mamma di Sole e Noa.
È lei la protagonista dell’edizione di quest’anno della campagna Nastro Rosa di Airc che da oggi, martedì primo ottobre, accenderà le luci sul cancro al seno, la più frequente neoplasia tra le donne: ogni anno si registrano oltre 55.000 diagnosi nel nostro Paese, una donna su otto si ammala nell’arco della vita.
Grazie alla ricerca, oggi l’88% circa di loro è viva dopo cinque anni dalla diagnosi. La sfida è però ancora aperta per il 12% circa di pazienti colpite dalle forme più aggressive, per le quali le cure non sono ancora abbastanza efficaci. Per questo il simbolo della campagna di AIRC è un nastro rosa incompleto, come l’obiettivo che non è stato ancora raggiunto pienamente.
Il Nastro Rosa di Fondazione AIRC invita ad affrontare il grande passo che ci separa dal traguardo di curare tutte le donne. Un traguardo che sembra vicino, ma l’ultimo miglio è sempre il più duro da percorrere e richiede un impegno ancora maggiore dei ricercatori perché è proprio qui che si affrontano le sfide più difficili, come il tumore al seno triplo negativo, che risponde solo in parte ai trattamenti attualmente disponibili e colpisce soprattutto in giovane età. Un altro problema non risolto sono i carcinomi mammari metastatici, che oggi riguardano circa 37.000 donne in Italia.
Per rendere sempre più curabili tutti i tumori al seno, Fondazione AIRC solo nel 2024 ha destinato oltre 14 milioni di euro a progetti di ricerca e borse di studio in questo ambito.
«Da donna, prima ancora che da ricercatrice e direttrice scientifica, condivido l’ansia che ogni volta assale chi di noi si prepara ad un nuovo controllo diagnostico ed esprimo la mia vicinanza a tutte le donne e gli uomini che hanno affrontato e stanno affrontando una diagnosi di tumore al seno. Sono consapevole che il traguardo che vogliamo raggiungere – riuscire a curare tutte le donne con tumore al seno – sia ambizioso, ma la storia della Fondazione ci insegna che ciò che sembrava impossibile alcuni anni fa è diventato oggi realtà scientifica», afferma Anna Mondino, nuova direttrice scientifica di Fondazione AIRC. «La diminuzione della mortalità per il carcinoma mammario degli ultimi decenni è da ricondurre ad una migliore adesione ai programmi di diagnosi precoce, che consentono di affrontare la malattia quando più aggredibile, e ai progressi terapeutici, resi possibili dalla ricerca che anche AIRC sostiene con continuità e fiducia da quasi sessant’anni. I seimila ricercatori AIRC rappresentano una vera opportunità perché la ricerca sul cancro ed in particolare sul tumore del seno possa trasformarsi in nuove opportunità terapeutiche per affrontare le sfide più difficili».
Si può sostenere le donne e il lavoro dei ricercatori contro il tumore al seno AIRC acquistando la spilla con il nastro rosa incompleto di AIRC, distribuita a fronte di una donazione minima di 2 euro in migliaia di farmacie e punti di distribuzione (per trovare il più vicino: nastrorosa.it ).
La spilla è disponibile anche nello shop online di AIRC, insieme a una selezione di prodotti in edizione limitata dedicati alla campagna.
Nel corso del mese di ottobre saranno inoltre numerose le “Camminate in Rosa” organizzate sul territorio che uniranno la sensibilizzazione sulla prevenzione, attraverso abitudini di vita salutari come l’esercizio fisico, al sostegno al lavoro dei ricercatori (il dettaglio delle iniziative è disponibile sul sito dedicato).