Cancro: il 16% delle pazienti deve abbandonare il lavoro. Al via TrasformAZIONE, il progetto che aiuta le donne a reintegrarsi
Orari di lavoro incompatibili con le terapie, mansioni troppo faticose mentalmente o fisicamente, mancato sostegno da parte dei datori di lavoro o dei colleghi. Sono le ragioni che ostacolano il rientro al lavoro delle donne che hanno avuto un tumore. Dopo nove anni da una diagnosi di cancro, il 16 per cento delle pazienti rinuncia al lavoro del tutto e una percentuale simile passa a un contratto part time. Abbattere tutte le barriere che impediscono alle malate oncologiche di rientrare nel mondo lavorativo è l’obiettivo che si pone il progetto TrasformAZIONE promosso da Europa Donna Italia, con la collaborazione di Fondazione Human Age Institute, ManpowerGroup e Studio Fava & Associati e il supporto non condizionante di Pfizer, Daiichi Sankyo e AstraZeneca. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, vede quest’anno l’ingresso di un nuovo partner, l’Università di Torino.
Il progetto prevede la realizzazione di un TALENT LAB, un percorso di orientamento finalizzato al reintegro nel mondo del lavoro che aiuta le donne nelle varie fasi della ripartenza, dalla stesura del del curriculum vitae, al modo in cui affrontare il colloquio di lavoro, fino alla ricerca attraverso i diversi canali.
Aderire al progetto è semplice, basta un click per poter condividere il proprio cv e iniziare un percorso ad hoc che tiene conto delle storie uniche di ciascuna paziente, fino a esaurimento posti.
«Ricevere una diagnosi di cancro al seno è sempre destabilizzante, sia sul piano professionale che famigliare. Il lavoro, o meglio il rientro al lavoro, rappresenta, quando possibile, un elemento motivante e propositivo in un percorso di cura: tuttavia affrontare questo contesto specifico per le pazienti non è sempre semplice. Il quadro normativo del nostro Paese è ancora frammentato ed è necessario non solo promuovere nuove misure di natura contrattuale finalizzate a migliorare la qualità della vita professionale, ma anche supportarle nei percorsi di reintegrazione nel mondo del lavoro, ed è proprio in questa direzione che abbiamo spinto la seconda edizione del progetto TrasformAZIONE», spiega Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia.