Covid-19. Msf: sospendere i brevetti sarebbe un passo storico
L'Unione europea smetta di ostacolare un’iniziativa volta a sospendere i monopoli sui trattamenti salvavita per il Covid-19.
A chiederlo è Medici senza frontiere (Msf) alla vigilia della riunione all'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) per discutere la proposta di deroga agli accordi Trips (Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights), ovvero gli accordi sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale.
A quasi un anno da quando, nell'ottobre 2020, la proposta di deroga fu avanzata per la prima volta da India e Sudafrica (e ora sostenuta da oltre cento Paesi), alcuni Stati membri dell'Omc continuano «a ostacolare – sostiene Msf - discussioni costruttive sulla proposta che sospenderebbe, per tutta la durata della pandemia, i brevetti e gli altri titoli di proprietà intellettuale su vaccini, trattamenti, test e altri strumenti sanitari urgentemente necessari contro il Covid-19».
L'accesso a prodotti innovativi per la cura del Covid-19 «rimane scarso in troppi Paesi a basso e medio reddito» osserva Candice Sehoma, responsabile Advocacy per il Sudafrica della campagna per l’accesso ai farmaci di Msf. «Chi vive in questi Paesi non ha strumenti di difesa di fronte alla pandemia – sottolinea - e non può più fare affidamento solo su atti di beneficenza o volontariato portati avanti da un esiguo numero di Paesi ad alto reddito e dall'industria farmaceutica».
In vista della conferenza ministeriale dell'Omc prevista a novembre «esortiamo i Paesi ad accelerare le negoziazioni sulla deroga degli accordi Trips – aggiunge Stella Egidi, responsabile medico di Msf - e assicurarne l’adozione in tempi rapidi. Questo rappresenterebbe un passo storico e sarebbe l’indispensabile premessa per garantire a tutta la popolazione mondiale l’accesso a strumenti sanitari salvavita».
Msf chiede inoltre ai Governi di usare «tutti gli strumenti a loro disposizione per facilitare la produzione ininterrotta e la diversità nella fornitura di strumenti contro il Covid-19» e di sostenere finanziariamente e politicamente l’Hub istituito dall’Oms per il trasferimento tecnologico dei vaccini.
Ai Paesi con sufficienti dosi di vaccino contro il Covid-19, Msf chiede poi di «redistribuire immediatamente» le dosi in eccesso e a Germania e Stati Uniti di «fare pressione affinché le case farmaceutiche Pfizer-BioNTech e Moderna condividano la tecnologia e il know–how sui vaccini a mRNA messaggero con i produttori nei Paesi a basso e medio reddito».