Malnutrizione: 4,5 milioni di bambini con meno di cinque anni a rischio Mpox in Congo
A causa dell'aumento dei tassi di malnutrizione acuta, 4,5 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni e oltre 3,7 milioni di donne incinte e in allattamento corrono il rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie (Mpox) nella Repubblica democratica del Congo (RdC).
L'allarme viene dall'organizzazione umanitaria Save the Children alla luce degli ultimi dati sulla malnutrizione forniti dall'Integrated Phase Classification (IPC), la principale autorità internazionale sull'insicurezza alimentare.
Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, la Repubblica del Congo ha una popolazione totale di 99 milioni di persone e l'Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) delle NU stima siano 25,4 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria.
La RdC è in questo momento l'epicentro di un'epidemia di un nuovo ceppo di vaiolo che finora ha ucciso almeno 632 persone, mettendo ulteriormente sotto pressione un Paese in cui circa un quarto della popolazione ha già bisogno di assistenza umanitaria.
«La gravità dei nuovi dati rende ancora più urgente la necessità di prevenire la diffusione del vaiolo e di altre malattie nella RdC» sottolinea Greg Ramm, direttore di Save the Children nel Paese. «Da decenni è noto che la malnutrizione indebolisce il sistema immunitario – ricorda - rendendo più difficile combattere le malattie e aumentando le probabilità che i bambini muoiano a causa di patologie come la diarrea. Sappiamo che negli ultimi mesi in tutto il Paese i bambini malnutriti, che vivono in condizioni igieniche e sanitarie precarie, contraggono e muoiono di vaiolo a un tasso molto più alto rispetto agli adulti. Questa nuova variante aggrava i problemi causati dal conflitto, dallo sfollamento e dalla povertà che molte famiglie stanno già affrontando».
Adesso, sostiene Ramm, «siamo a un bivio: possiamo lasciare che questo virus mortale del vaiolo si diffonda e causi una catastrofe tra i bambini oppure vogliamo usare le informazioni a nostra disposizione per agire con urgenza per prevenire la diffusione del virus, curare i bambini, rafforzare i sistemi sanitari e i servizi idrici, igienico-sanitari del Paese, e proteggere così i bambini e le famiglie? Da diversi anni il Paese registra uno dei peggiori tassi di fame e malnutrizione al mondo. Per troppo tempo il mondo ha deluso i bambini della RdC. È ora – conclude Ramm - che i donatori e le agenzie internazionali si facciano avanti per proteggerli».