Medici senza frontiere: Venti malattie “dimenticate” colpiscono ancora 1,7 miliardi di persone nel mondo

Il Rapporto

Medici senza frontiere: Venti malattie “dimenticate” colpiscono ancora 1,7 miliardi di persone nel mondo

di redazione

Ogni anno venti malattie tropicali dimenticate (NTD, Neglected tropical diseases) colpiscono più di 1,7 miliardi di persone nel mondo e ne uccidono centinaia di migliaia. Ma questo accade soprattutto nel Sud del mondo che non rappresenta un buon mercato per gli investimenti in ricerca e sviluppo di farmaci.

A denunciarlo è Medici senza frontiere (Msf), con il suo rapporto Overcoming Neglect – Mai più dimenticate, pubblicato in occasione della Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette (il 30 gennaio) per chiedere una migliore risposta globale a queste patologie.

«Le malattie tropicali neglette – sottolinea Christos Christou, presidente internazionale di Msf - colpiscono quasi esclusivamente persone che vivono in estrema povertà. Per questo non ci sono vaccini, gli strumenti diagnostici sono limitati e le cure per molte di queste malattie mortali e debilitanti sono spesso non disponibili o accessibili».

Nonostante i molti progressi compiuti nella lotta contro le NTD, alcune tra le cause di morte più letali come il morso di serpente, la leishmaniosi viscerale e la malattia del sonno, sono ancora lontane dall’essere debellate o contenute e continuano a causare centinaia di migliaia di vittime ogni anno. L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un nuovo piano d’azione per le NTD, un'opportunità per supportare lo sviluppo di trattamenti, vaccini e strumenti diagnostici. Tra i suoi obiettivi, eliminare almeno una malattia dimenticata in cento Paesi e ridurre del 90% entro il 2030 il numero di persone che necessitano di trattamenti medici per NTD.

Il nuovo piano d’azione arriva però in un momento in cui il Covid-19 minaccia i progressi fatti. I programmi per le NTD sono stati interrotti, avverte Msf, i sistemi sanitari già fragili sono ancora più sotto pressione, ci sono segnali allarmanti che le risorse saranno dislocate altrove e i finanziamenti ridotti. Ed esiste un reale rischio che le NTD possano diventare ancora più neglette, che i passi avanti degli ultimi anni si invertano e che le vittime siano destinate ad aumentare.

Tuttavia, «nonostante le difficoltà, possiamo cambiare le cose. Con impegni concreti, fondi e migliori strumenti di diagnostica e trattamento – confida Christou - possiamo rendere le NTD malattie del passato».

Morsi di serpente. Anche se esistono trattamenti efficaci, ogni anno il veleno del morso di serpente uccide più di 100 mila persone in tutto il mondo, più di qualsiasi altra malattia tropicale negletta. Il morso di serpente causa inoltre disabilità permanenti come cecità o amputazioni. Trattamenti adeguati e tempestivi possono salvare vite, ma la maggior parte delle persone non accede in tempo alle cure.

Il noma (o stomatite gangrenosa) colpisce soprattutto i bambini che vivono in povertà e senza trattamenti; fino al 90% dei bambini affetti da noma muore entro le prime due settimane di vita. Chi sopravvive deve convivere con gravi malformazioni facciali che rendono difficile mangiare, parlare, vedere o respirare, senza dimenticare lo stigma.

Il kala azar o leishmaniosi viscerale è una malattia mortale ma curabile se trattata in tempo. È quasi del tutto debellata in Asia meridionale mentre in Africa orientale non è nemmeno lontanamente sotto controllo.

Il Chagas nel 99% dei pazienti infetti non viene diagnosticata, per questo lo screening è fondamentale. Con diagnosi e trattamenti tempestivi può essere curata, ma spesso i sintomi non si manifestano per molti anni e la malattia viene diagnosticata solo quando è ormai incurabile.