Un patto per la salute dell’orecchio e per l’udito

Specialisti e associazioni di pazienti

Un patto per la salute dell’orecchio e per l’udito

di redazione

Sono circa 7 milioni gli italiani che soffrono di disturbi dell’udito e malattie dell’orecchio.

Sulla base di questa cifra tredici Società e Federazioni medico-scientifiche hanno firmato un “Patto per la Salute dell’orecchio e dell’udito”, articolato in dieci punti, scritto a tutela della salute uditiva di tutti: bambini, adulti, anziani.

In concomitanza con il 3 marzo, Giornata mondiale dell’udito promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, quattro i grandi macro-obiettivi previsti nel “Patto”: allertare la cittadinanza, mobilitare i medici delle diverse specialità; moltiplicare l’efficacia della prevenzione ed ottimizzare i percorsi integrati ospedale-territorio per la diagnosi, cura e riabilitazione. Tra le proposte avanzate alle Istituzioni, una delle principali è di dare vita a un Osservatorio nazionale permanente sulla sordità.

Il Patto «rappresenta un punto di partenza importante nel tema della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie del sistema uditivo» commenta il presidente della Società italiana di audiologia e foniatria. Stefano Berrettini . «È fondamentale la messa a punto di percorsi assistenziali specifici e ben definiti – prosegue - che vedano l’integrazione tra il medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra con i servizi di assistenza primaria. A questo proposito, la messa a punto di programmi di screening audiologico neonatale e di trattamento precoce della sordità infantile, sin dai primi mesi di vita, con protesi acustiche o impianto cocleare hanno consentito contenere enormemente le conseguenze della ipoacusia infantile e hanno portato quasi alla scomparsa la condizione di sordomutismo».