I reumatologi: «Senza appropriatezza organizzativa non può esserci appropriatezza prescrittiva»
«Senza appropriatezza organizzativa, una corretta appropriatezza prescrittiva potrebbe essere inutile». A denunciare tutti i punti deboli del sistema sanitario è stato Stefano Stisi, presidente del Collegio dei Reumatologi Italiani (Crei), durante i lavori del XIX Congresso nazionale. Si parte dalla delicata questione della sostituzione dei farmaci biotecnologici con quelli biosimilari. Il passaggio da un medicinale all’altro non può, dicono i reumatologi, essere stabilito in modo assoluto per tutti i casi.
«I biosimilari sono da preferire - avverte Stisi - a parità di molecola, quando possibile, per i pazienti naive. Prescrizione che permette di dare maggiore accesso alle cure ai pazienti e ridurre la spesa farmaceutica. Non può essere automatica la sostituibilità del farmaco da parte del farmacista. Cioè, non ci può essere lo “shift” automatico tra biotecnologici e biosimilari, e tra gli stessi biosimilari. La cura deve essere decisa dal reumatologo in accordo con il paziente».
Un ruolo chiave nel funzionamento degli ingranaggi del sistema sanitario è svolto dai centri prescrittori. I reumatologi propongono una serie di interventi urgenti affinché il sistema non collassi. «Ogni centro deve dotarsi di un registro paziente, con un software dedicato - sottolinea Stisi - Con periodicità concordata, deve fornire una reportistica sui pazienti trattati e sui farmaci utilizzati. Se il regolamento è condiviso da tutti i medici del centro, anziché solo da alcuni, si può mettere in atto una prassi operativa comune. A beneficio di tutti». Il centro deve rispettare le procedure condivise in rete tra Asl, Aziende Ospedaliere e Regione e favorire il controllo della spesa.
Ma affinché il sistema possa dirsi davvero efficiente, i reumatologi insistono, si deve lasciare libertà di scelta al medico, senza costringerlo agli adempimenti burocratici.
«Bisogna - conclude Sisti - che siano separati gli atti di prescrizione, tipici del medico, da quelli erogativi, compito delle farmacie e delle amministrazioni».