La salute si allontana dai cittadini. l'"Indice di vicinanza" perde 14 punti dal 2010

L’indagine

La salute si allontana dai cittadini. l'"Indice di vicinanza" perde 14 punti dal 2010

di redazione

I cittadini da una parte, la salute dall’altra. La distanza tra chi chiede assistenza e chi la offre si allarga sempre più. È quanto emerge  dai risultati dell’Indice di Vicinanza della salute contenuti nel 2° Rapporto dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini.

Con il concetto di “vicinanza della salute” si intende la relazione nello spazio e nel tempo che sussiste tra la persona e la disponibilità del bene salute e la possibilità di fruirne. Ovvero, far sì che il momento in cui il bisogno di salute si origina, il momento in cui questo bisogno viene captato, il momento in cui vi si fornisce una risposta ed il momento in cui il destinatario effettivamente ne beneficia siano più vicini possibile. 

Ebbene, secondo l’analisi dei dati la salute si sta allontanando dai cittadini. Continua la discesa anche negli anni post pandemia che dovrebbero essere di ripresa: l’Indice di Vicinanza della salute nel 2022 ha totalizzato 86 punti, perdendo 14 punti rispetto al valore base di 100 punti fissato per il 2010, anno di partenza della rilevazione. Si è scesi così di altri 4 punti rispetto al 2021 in cui si registravano 90 punti.

«Nel 2022, nonostante i molteplici interventi normativi, non abbiamo assistito ancora ad una inversione i trend negativi acuitisi ulteriormente rispetto all’anno precedente, e le molteplici iniziative previste dal PNRR (molte delle quali ancora sulla carta) non sono ancora pienamente arrivate a migliorare lo stato della Vicinanza alla salute per i cittadini italian. Il desiderio di dare soluzioni e risposte ha dato luogo ad una proliferazione di interventi normativi e piani ad hoc spesso tra loro poco raccordati ed in parte sovrapposti. Manca ancora una visione di insieme riassunta in questo lavoro», spiega Duilio Carusi, Adjunct Professor Luiss Business School, Coordinatore dell’Osservatorio. 

Gli esperti hanno sottolineato la necessità di un “Piano nazionale di salute”, che riprenda  ed integri anche su dimensioni extrasanitarie- un Piano Sanitario Nazionale.

Le questioni piu’ rilevanti di oggi per la popolazione che vive in Europa sono: essere in grado di vivere non di sopravvivere, vivere in comunità sane e sicure e di potere beneficiare di politiche per la salute in grado di assicurare loro una vita migliore sia già oggi che per le prossime generazioni.

La logica “One Health” e la strategia di “Health in all policies”, sostenuta dall’OMS e previste nel quadro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, impongono al sistema sanitario di procedere in maniera multidisciplinare e trasversale per essere oggi più efficace. Ciò potrà avvenire solo con una visione di insieme che preveda nuovi strumenti organizzativi e tecnologici in un quadro di governance della salute umana, animale e ambientale, condiviso ed inclusivo da tutti gli Stati Membri.