Il giro del mondo, "terapia" contro il diabete

VIAGGI

Il giro del mondo, "terapia" contro il diabete

di redazione

Fare il giro del mondo senza utilizzare aerei: è il “sogno nel cassetto” del trentaduenne Claudio Pelizzeni, ex bancario e grande appassionato di viaggi, che ha deciso di partire il 4 maggio per realizzare il suo sogno. Il fatto è che da 24 anni Pelizzeni è affetto da diabete di tipo 1. Ma è convinto che questo non sia un ostacolo e che, con i dovuti accorgimenti, possa essere un limite superabile per poter affrontare un’avventura del genere. Durante questo lungo viaggio, Claudio sarà assistito e monitorato costantemente dal Stefano Genovese, responsabile dell’Unità di Diabetologia e malattie metaboliche dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni.

Il “TripTherapy” avrà come destinazione finale l’Australia e per arrivarci Pelizzeni dovrà affrontare un tragitto di circa 48 mila chilometri, attraversando 14 Paesi per una durata prevista di 8/9 mesi. La partenza è in direzione Est: dopo un primo passaggio in Ucraina e l’arrivo a Mosca, in Transiberiana con destinazione Pechino; da qui, rotta verso sud-ovest fino a Tibet e Nepal e poi giù in India e Thailandia, per poi dirigersi a nord verso il Sud-Est asiatico e scendere nuovamente a sud verso l’Indonesia. Infine, nella speranza di trovare un passaggio in barca, sbarcherà in Australia.

Non verranno utilizzati aerei, ma solo mezzi locali, bus, treni, barche, traghetti, o cargo perché «vorrei riappropriarmi delle distanze – spiega Pelizzeni - attraversare i confini, osservare le culture e le popolazioni entrando in contatto profondo con le realtà locali e dimenticate. Con il viaggio vorrei mostrare i possibili miglioramenti dovuti a una vita sana e in movimento. Affronterò problemi comuni come la gestione delle scorte di insulina e la loro conservazione, il monitoraggio dei valori glicemici e la scarsa igiene nei Paesi più remoti».

Il viaggio che il giovane ex-bancario ha deciso di intraprendere vuole essere un progetto alla portata di tutti, dove si possano realizzare i propri sogni anche a scapito di una sicurezza economica e sociale. Con il budget preventivato  potrà spendere 15 euro al giorno, ma poiché “TripTherapy” sarà anche un video blog in presa diretta (con clip video di 2/3 minuti ogni tre giorni) e un sito che conterrà approfondimenti sull’itinerario, sulla gestione del diabete e i diversi parametri clinico-scientifici raccolti nel viaggio, Claudio spera nel futuro sostegno di qualche sponsor interessato a uno di questi tanti aspetti che il suo “sogno” metterà in evidenza. TripTherapy sarà presente anche su tutti i maggiori social network.