Cancro, la radioterapia diventa sempre più performante
Innovazione, precisione, sostenibilità. Sono i tre punti di forza della radioterapia oncologica che è sempre più performante e che sta affrontando importanti cambiamenti. I progressi del settore sono stati presentati nel corso del XXXII Congresso Nazionale dell’ Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia clinica.
L’obiettivo prioritario è quello di incrementare l’efficacia e diminuire gli effetti collaterali al fine di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti affetti da tumore. Lo si può raggiungere somministrando radiazioni in maniera sempre più precisa, irradiando i volumi bersaglio con la dose opportuna e proteggendo i tessuti sani, con il controllo locale della malattia, con la modulazione dell’intensità della dose per personalizzare sempre più la terapia.
«L’innovazione è nel DNA della radioterapia, la cui evoluzione impressionante ci ha consentito di attuare trattamenti sempre più efficaci, sicuri e personalizzati riteniamo che in futuro il ruolo curativo della radioterapia si accrescerà ulteriormente e che ad un numero maggiore di pazienti potranno essere risparmiati interventi demolitivi o che causano perdita di funzioni importanti. Innovare in radioterapia significa utilizzare macchine nuove, all’avanguardia, dotate di sistemi evoluti di intelligenza artificiale che consentono di adattare in tempo reale il trattamento alle variazioni di volume, forma e posizione a cui sia il tumore che i tessuti sani possono andare incontro durante le terapie. Innovare, infine, significa anche studiare e applicare nuove integrazioni con le altre metodiche terapeutiche, soprattutto con i nuovi farmaci a target biologico e immunoterapici; e poi, innovazione è raccogliere e analizzare molteplici dati da cui ottenere informazioni utili per definire un approccio terapeutico ritagliato sull’individuo. Ma ci sarà anche un altro scenario che guadagnerà interesse crescente: la radioterapia ablativa per il trattamento di patologie non oncologiche», dichiara Cinzia Iotti, presidente AIRO e Direttore SC di Radioterapia AUSL-IRCCS di Reggio Emilia.
Tra i temi affrontati al Congresso, che prevede la partecipazione di oltre 500 partecipanti, c’è quello della “precisione” della radioterapia, un trattamento loco-regionale che entra nella cura di circa il 60 per cento dei pazienti affetti da tumore. Verrà affrontata anche la cosiddetta “flash therapy”, che, quando validata, potrà consentire di erogare il trattamento in un tempo brevissimo, dell’ordine di frazione di secondo, con effetti collaterali ancora minori rispetto ai trattamenti attuali. Un altro tema di grande interesse riguarda i pazienti oligometastatici, cioè coloro che hanno sviluppato un numero limitato di metastasi a distanza e che oggi si ritengono curabili con obiettivo di guarigione.