Colesterolo: l'acido bempedoico riduce il rischio di eventi cardiovascolari
L'acido bempedoico riduce significativamente il rischio di eventi cardiovascolari totali e non provoca aumento della glicemia o di diabete di nuova insorgenza in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari.
A mostrarlo sono i risultati di due analisi dello studio di fase 3 CLEAR Outcomes su quasi 14 mila pazienti, che sono stati presentati da Daiichi Sankyo Europe al Congresso europeo di cardiologia (Esc 2023 ad Amsterdam dal 25 al 28 agosto).
L'analisi sull'impatto del trattamento sul totale degli eventi cardiovascolari (primo e successivi) nei pazienti ad alto rischio mostra infatti una riduzione del rischio relativo del 20% dell'endpoint primario rispetto a quattro eventi avversi maggiori: morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale o rivascolarizzazione coronarica.
Un’ulteriore sotto-analisi dello studio CLEAR Outcomes si è concentrata sui benefici in base allo stato glicemico e al rischio di diabete di nuova insorgenza (NOD) in caso di trattamento con acido bempedoico per una mediana di 3,4 anni di follow-up. Le persone con diabete sono a maggior rischio di sviluppare malattia cardiovascolare e costituiscono un gruppo particolarmente a rischio, con un maggior rischio di eventi che varia dal 25% al 58% rispetto a coloro i cui livelli di glucosio nel sangue rientrano nella norma. I risultati della sottoanalisi mostrano che l’acido bempedoico abbassa il colesterolo LDL e riduce il rischio di eventi cardiovascolari, con un beneficio assoluto maggiore per chi soffre di diabete.
«Sappiamo che i pazienti che hanno subito un evento cardiovascolare avverso hanno un rischio maggiore di sviluppare eventi successivi» ricorda Kausik Ray, professore di Salute pubblica e presidente della Società europea dell'aterosclerosi. I dati presentati all'Esc «supportano i benefici dell’acido bempedoico nella riduzione a lungo termine del colesterolo LDL – aggiunge - e l’efficacia di questo trattamento nel contribuire a ridurre il rischio non solo di un primo evento cardiovascolare, ma anche di quelli successivi». Inoltre, il trattamento con acido bempedoico «non influisce sui livelli di glucosio o sull'incidenza di diabete di nuova insorgenza. Tra i pazienti con diabete i cui livelli di colesterolo LDL non erano controllati, l'acido bempedoico ha fornito significativi benefici cardiovascolari assoluti. Questi risultati rafforzano l'utilizzo dell’acido bempedoico come opzione terapeutica efficace per la riduzione del C-LDL e del rischio cardiovascolare in Europa. Inoltre, l'acido bempedoico fornisce un'opzione terapeutica efficace per coloro che non vogliono o non possono assumere o aumentare la dose di statine, e questo segna un passo entusiasmante e fondamentale per rispondere a un'elevata esigenza clinica insoddisfatta».
«Le malattie cardiovascolari sono la causa della perdita di 10 mila vite in Europa ogni giorno – sottolinea infine Stefan Seyfried, vicepresidente del Medical Affairs Specialty Medicines di Daiichi Sankyo Europa - e questo le rende una priorità urgente per le persone e le autorità sanitarie».